Trasferirsi a Londra. Le cose da sapere prima di partire

A Prova di #Brexit Aggiornamento

Il popolo Britannico ha scelto, il Regno Unito ha deciso di lasciare l’Unione Europea.

E ora cosa sarà di noi italiani?

Ti tranquillizzo sin da subito che il referendum per il momento non cambia nessuna regola. Tutto quello che trovi scritto nella guida è valido.

Il referendum infatti non ha valore legale, ora la palla passa al governo che deve tradurre il volere popolare in un lungo processo che non si verificherà prima di due anni.

Che significa questo per te?

Significa che se vuoi vivere a Londra, questo è il momento migliore per farlo. Le regole attuali sono in vigore e quando il Regno Unito FORSE lascerà l’Unione Europa tu avrai già la stabilità necessaria per rimanere.

Ora ti lascio con l’articolo originale 🙂 Buona lettura!!!

La guida per trasferirsi a Londra

PARTIDO DE PRIMERA FASE DEL GRUPO CDopo un anno di blog, finalmente inizio a ricevere i primi riscontri in termini personali. Ricevere email come questa di Sara mi riempono di felicità.

Un attestato di fiducia nel proprio lavoro, il vero motore per andare avanti. Ma iniziamo con ordine.

Questo articolo è intitolato “trasferirsi a Londra” ed è composto da due parti. La prima parte, scritta da me, riporta tutti i vari articoli scritti sul Regno Unito, mentre la seconda è la fedele trascrizione dell’email inviata da Sara.

Sara è una ragazza ambiziosa che si sta scontrando con il duro mercato del lavoro londinese. Con un inglese non ottimo, si rischia di perdere tempo e denaro. Lei spera che, riportando la sua esperienza, sia di aiuto a tutti coloro che vogliono trasferirsi a Londra con successo.

Sara sta esattamente vivendo la situazione da me descritta nell’articolo intitolato “vivere a Londra“. Londra è una città piena di opportunità lavorative ma non è indicata per tutti. Se segui il link appena citato puoi capire cosa intendo.

In sintesi, se sei un ragazzo/a con un inglese appena sufficiente e cerchi una città per migliorare il tuo inglese, Londra non fa per te. Ci sono moltissime città minori dove è più facile iniziare. Londra deve essere un punto di arrivo, non un punto di partenza. Città più economiche dove è più facile trovare lavoro.

Io non seguo il gregge, se vuoi avere successo ti consiglio di fare lo stesso. Quando cercavo lavoro in Australia, tutti i backpacker stavano inseguendo l’estate andando verso sud.

Io feci l’esatto contrario, andai a nord, incontro alla stagione delle piogge. Morale della favola, trovai uno dei lavori più belli della mia vita mentre i ragazzi andati al sud dovevano competere con troppi candidati.

Lo stesso discorso vale per Londra. Se sei un professionista affermato in cerca di carriera, ok vai a Londra, ma se sei un giovane senza esperienza, evita la capitale come la peste e dirigiti verso le campagne inglesi. Qui è più facile trovare lavoro e imparare l’inglese.

Nell articolo “le 15 grandi aziende inglesi che assumono” trovi una lista di aziende presenti in tutto il territorio, non solo Londra. Inizia a pensare in maniera differente e avrei meno problemi a trovare un’occupazione.

Prima di lasciare la parola a Sara e alla sua testimonianza, voglio riportarti tutti gli articoli da me scritti sul Regno Unito.

Se hai ambizioni imprenditoriali, sappi che il Regno Unito è uno dei paesi migliori al mondo per avviare un business.

Non affidarti a costose agenzie, contattami, ti posso far risparmiare migliaia di £. Ecco la lista degli articoli:

Come vedete avete molto da leggere, e non escludo di ritornare sull’argomento, anzi lo farò sicuramente.

Oltre a tutti gli articoli gratuiti che trovate sul blog, dopo quasi 5 anni d’esperienza sul campo, ho deciso di pubblicare il solo ebook presente in lingua italiana sul business in Regno Unito.

Aprire un’attività in Uk è facile se sai come farlo” spiega tutto il procedimento di avviamento di un business e non solo: riporta un elenco delle aziende che assumono, un template per compilare il Cv, consigli per finanziare il business e vivere i Uk in maniera del tutto indipendente.

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La lettura del manuale è fondamentale se hai delle ambizioni imprenditoriali. Lavorare è bello, farlo per se stessi è magnifico. Se acquisti l’ebook, hai inoltre diritto ad un’ora di consulenza via Skype dove ti aiuto a realizzare il tuo progetto.

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Trasferirsi a Londra: la storia di Sara

aprire una ltdPubblico la lettera di Sara cosi come la ricevo senza cambiare una virgola. Buona lettura!!!

E quindi prendo la palla al balzo e in un giorno di pioggia Londinese ti racconto la mia storia.

Mi presento:mi chiamo Sara,sono una ragazza,o forse sarebbe meglio definirmi donna,di 29 anni.

Ho iniziato a lavorare dall’età di 17 anni,prima come allenatrice di pallavolo,poi come cameriera in svariati ristoranti,in due di questi mi è stato proposto di diventare manager del punto vendita, ma non totalmente convinta della sicurezza della legge italiana riguardo ai diritti dei lavoratori e soprattutto riguardo all assenza di meritocrazia all interno della società lavorativa,ho sempre “rifiutato il pacco” e sono andata oltre.

Iniziò tutto all’incirca due anni fa,quando spinta da un forte senso di inquietudine nella mia vita cominciai a farmi domande sul mio futuro e a quanto l’Italia,per quanto sia una nazione favolosa sotto tutti i punti di vista,cibo,clima,ospitalità e cordialità delle persone,non sia però la patria della meritocrazia e di un lavoro che ti possa assicurare un livello di vita ragionevole per gli standard odierni.

Così cominciai a pensare ai posti da raggiungere,quelli dove c era un’offerta di lavoro adeguata,quelli dove c’era il miglior clima.

Fra le mie mete più ambite c’era e ci sarà sempre l’Australia,ma il mio desiderio di raggiungerla è così grande che ci vorrei arrivare ed essere preparata a rimanere,quindi sapendo l’Inglese alla perfezione che tralasciando l’obiettivo Australia,è comunque una lingua che secondo me bisogna sapere come la tua,ti apre mille porte e per me che amo viaggiare è essenziale.

Quindi arrivai alla conclusione che uno step costruttivo sarebbe potuto essere l’Inghilterra,ma…e qui cominciano tutti i MA.

Ma da quando sono qui,precisamente 17 giorni,mi sembra di aver fatto solo mezzo passo avanti e riguarda il caricare l’Oyster e spostarmi con la tube senza problemi L’idea che avevo io della mia conoscenza linguistica inglese è stata enormemente sopravvalutata.

Tutti mi dicevano di andare tranquilla che non avrei avuto problemi a trovare lavoro,ma una mia mancanza riguardo alla ricerca delle giuste informazione non mi sta facendo vivere al meglio la mia esperienza.
Ma andiamo in ordine.

Arrivo a Londra tramite un’agenzia che mi propone un “programma Plus” con ricerca alloggio+corso di inglese,per affrontare colloqui + appuntamento col job centre per l assegnazione del NIN+appuntamento in banca per l apertura del conto +assistenza per due mesi nella ricerca del lavoro.

A livello burocratico tutto perfetto,ho un conto,domani ho appuntamento al job centre, ho una scheda sim e ogni giorno ho degli indirizzi di ristoranti che potrebbero fare al caso mio,e ogni sera devo dare conto ad un referente tramite feedback per fargli capire a che punto sto con la ricerca e secondo me anche un po’ per tutelarsi nel caso io non riuscissi a trovare lavoro in questi due mesi,della serie ” noi gli indirizzi te li abbiamo forniti”,comunque sottolineo niente da recriminare a loro e comunque sono sempre solo 17 giorni che sono arrivata.

Da subito comincio a portare CV a destra e a manca,CV riadattato al modello UK sempre dall’agenzia.

Non ho mai ricevuto risposta,ho chiesto inoltre all’agenzia di fare delle ricerche mirate visto che sono vegana e avrei piacere di servire o preparare piatti vegani o vegetariani anziché i soliti hamburger o bisteccone esagerate,ma mi hanno risposto che mi sarei dovuto adattare almeno per l’inizio, invece io, che sono una testarda,ho fatto ricerche su internet e mi sono creata una lista di ristoranti veggie a cui portare il mio CV,la mia esperienza e il mio orgoglio VEG.

Quindi mi procuro un trial che è durato però solo tre giorni per mia scelta, in quanto il boss nonché lo chef era matto e soprattutto ambiguo, nel senso che quando doveva parlarmi,di contratto di orari lavorativi etc, mi portava a due tre isolati di distanza dal ristorante mi parlava e cercava un contatto fisico, così dopo tre giorni sono andata via,fiera della mia scelta e con tutte le conseguenze del caso, molti mi hanno detto che avrei potuto stringere i denti e che magari le cose sarebbero cambiate, ma per la mia indole testarda ma soprattutto che non scende a compromessi, mai, ho fatto la mia scelta e ripeto ne vado fiera.

Così ho ripreso il mio cammino alla ricerca del lavoro. Ieri mi chiama il manager di un ristorante fissandomi appuntamento per una job interview oggi alle 5 pm.

Alla fine del colloquio con le solite domande alle quali mi sono espressa nel modo che ritenevo più opportuno,il manager mi ha detto che mi avrebbe fatto sapere riguardo a qualsiasi decisione avessero preso,entro sera.

La chiamata non ha tardato ad arrivare e l’esito è stato negativo e la motivazione,me l’aspettavo,è stata che il mio inglese non era adeguato. Presa consapevolezza della realtà svariate sarebbero le mie soluzioni al riguardo:

A.rientrare in Italia con la coda fra le gambe (GIAMMAI)B.continuare nella mia ricerca random C.cominciare un corso d’inglese (e anche qui ce ne sarebbero di informazioni da acquisire,tipo costi vantaggiosi,una su tutte).

Poi oggi mia madre mi manda un link con il tuo sito e comincio a leggere,comincio a compilare i vari form dai link che pubblichi,comincio a leggere dritte che forse avrei dovuto prendere in considerazione prima della mia partenza,ma oltre che testarda sono istintiva e non sempre opto per il percorso semplice,ma mi ritrovo spesso a percorrere quello più impervio e pieno di ostacoli.

Quindi concludo con il dire che mi sono iscritta alla newsletter sperando di trovare ogni giorno qualcosa in più che mi aiuti a superare le difficoltà del caso e soprattutto leggere tanta onestà nelle tue parole nel dire che non è semplice,che i tempi sono cambiati e che bisogna rimboccarsi le maniche fino alle spalle per riuscire,ma che nel momento in cui vedrò concretizzarsi qualcosa allora sarà una soddisfazione enorme.

Quindi ringrazio prima di tutto la mia mamma che mi ha consigliato questo sito e poi te, Alessandro che ogni giorno,facendo il lavoro che più ti appassioni,dai una mano alle tante persone come me che hanno voglia di riscattare o semplicemente di migliorare la propria vita.
Grazie.
Sara 🙂

Grazie a te Sara

Trasferirsi a Londra: conclusioni

Se avete bisogno di qualche consiglio per trasferirvi a Londra non esitate a contattarmi. Sarò molto onesto e vi dirò chiaramente se Londra è la meta giusta oppure no.

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Leggi: “Aprire un’attività in Uk è facile se sai come farlo

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16 Comments

  1. Giulia 2014-08-29
  2. Gianluca 2014-09-29
  3. Jessi Sabella 2015-03-16
  4. Alessandro 2015-03-16
  5. Francy 2015-04-27
  6. Alessandro 2015-04-27
  7. Ambra 2015-07-20
  8. Alessandro 2015-07-20
  9. Alessandro 2015-10-10
  10. Alessandro 2015-10-10
  11. ventriglia giovanni 2015-11-17
  12. Noemi 2016-12-20
  13. Alessandro 2016-12-21
  14. Arianna 2017-02-09

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