Un universo ricco e affascinante quello dei cavalli. Per avviare un allevamento è fondamentale conoscerli e valutare l’importanza degli investimenti e gli obiettivi che intendiamo raggiungere
Un bravo imprenditore agricolo sa quando deve diversificare e l’allevamento di cavalli potrebbe rappresentare un’opportunità da non sottovalutare.
É piuttosto complicato catalogare le razze equine altrettanto accuratamente quanto si per la maggior parte delle altre specie animali.
I cavalli non sono stati soggetti di allevamenti intensivi, né di particolari selezioni delle razze pure e ciò dipende anche dal fatto che il periodo di gestazione del cavallo sia molto più lungo rispetto a quello di altri animali. ovvero di circa 11 mesi, rendendo così lento sia lo sviluppo, sia la tipicizzazione delle razze.
Innanzitutto va stabilita una distinzione tra i cavalli a sangue freddo, originari del nord Europa e i cavalli del deserto, detti a sangue caldo.
Vi sono inoltre i cavalli definiti a “sangue ardente”: tale differenziazioni ne definiscono il cosiddetto temperamento. A seconda della distribuzione geografica , delle condizioni climatiche, congiuntamente alla disponibilità o carenza di cibo, è avvenuto nel corso dei secoli lo sviluppo delle diverse razze, di cui se ne contano al momento oltre 300.
Tali condizioni hanno determinato anche la loro taglia e diverse caratteristiche fisiche, come conseguenza della tipologia del loro habitat. Infatti un altro importante fattore di differenziazione è la corporatura del cavallo, che può essere dolicomorfe, mesomorfe e brachimorfe. I primi hanno una struttura fisica allungata e sono molto predisposti alle andature veloci rispetto ai secondi, definiti anche “mezzosangue”.
Gli ultimi hanno una corporatura massiccia e molto potente.
I cavalli oltre a differenziarsi per razza, si differenziano anche per tipo e per tracciarne una mappatura precisa vanno tenuti conto una molteplicità di elementi.
Nei cavalli la gestazione dura generalmente 11 mesi, come abbiamo già detto. Dopo circa 30 minuti dalla nascita il puledro è già in piedi e riceve la prima poppata. Nonostante sia ancora poco stabile è in grado di seguire lentamente la propria madre.
Tra i 15 e 24 mesi le femmine arrivano alla pubertà e possono iniziare il loro ciclo produttivo attorno ai 2 -3 anni, anche se è preferibile che ne abbia almeno 4 per potersi riprodurre. I maschi invece iniziano prima dell’oro anno di vita ad avere capacità riproduttiva, anche se si preferisce attendere che compia tre o quattro anni per poterli utilizzare come stalloni da riproduzione.
Per alcune razze il colore del manto è fondamentale per la differenziazione della razza stessa, ma la maggior parte dei colori possibili risiedono nei 39 già individuali e il manto di ogni cavallo è il risultato di migliaia di combinazioni.
Allevare cavalli: la scelta del luogo e la divisione degli ambienti
Innanzitutto per intraprendere questo genere di attività bisogna tener conto del fatto che la scelta degli spazi ha un importanza fondamentale, poiché si tratta di animali con particolari esigenze di movimento, poiché il cavallo ha un estremo bisogno fisiologico di muoversi adeguatamente, a tutela delle proprie articolazioni, oltre che per il funzionamento corretto della apparato digerente e affinché l’animale continui ad avere una certa regolarità respiratoria.
Inoltre va considerato che gli esemplari vanno divisi tra loro, in particolare le cavalle e gli eventuali cuccioli dagli stalloni, oltre alle aree in cui i cavalli potranno vivere in libertà diverse ore della giornata per pascolare tranquillamente.
Va anche tenuto conto che esistono aree di fondamentale importanza, senza le quali è impossibile pensare di avviare l’attività, quale ad esempio una stalla progettata proprio tenendo conto delle diverse esigenze dei cavalli e che dia loro la possibilità anche di sdraiarsi allungando le zampe e dove poter beneficiare di tutte le cure a lui necessarie da parte dell’uomo. La stalla inoltre rappresenta un riparo importantissimo nel caso di agenti atmosferici avversi.
Quanto costa avviare un allevamento?
Il cavallo è un animale che richiede molte cura giornaliere. Oltre a doverci assicurare che nel corso della giornata abbia effettuato le necessarie ore di esercizio fisico, molta attenzione va data alla sua alimentazione che dovrà essere basata soprattutto sul foraggio ma con specifiche integrazioni di miscele varie e fieno di alta qualità.
Occuparsi di cavalli richiede un grandissimo investimento di tempo, ma anche di natura economica, sia per quanto riguarda la vastità dell’area nella quale sussisterà l’allevamento, sia per quanto riguarda i numerosi interventi per strutturare adeguatamente l’attività. Inoltre, a tali importanti investimenti, il resoconto economico ci metterà del tempo a dare risultati e nel frattempo i cavalli continueranno a richiedere ulteriori investimenti, sia per quanto riguarda sostentamento e benessere, sia per quanto riguarda la gestione degli spazi.
Perché allevare cavalli?
I motivi per avviare un allevamento di cavalli possono essere molteplici. In molte parti del mondo i cavalli vengono allevati anche per la loro carne e il loro latte, ma gli allevamenti più diffusi restano quelli relativi all’uso dell’animale a scopi ricreativi, sportivi e terapeutici.
Negli ultimi anni infatti grande valore è stato conferito agli effetti dell’ippoterapia, in cui il cavallo diventa quasi un dottore, sia per bambini che per adulti. si è rivelato particolarmente in grado.
Tale trattamento si è rivelato in grado di stimolare emozioni in diverse tipologie di pazienti, con effetti positivi confermati da autorevoli ricerche scientifiche anche relativamente a quanti soffrono di patologie neurologiche e neuropsichiatriche.