Lavorare con i cavalli da l’opportunità, a chi ama questi animali, di viverli a stretto contatto ogni giorno. In un allevamento di cavalli si ha l’opportunità di cavalcare regolarmente, la possibilità di stare sempre vicino ai cavalli e di occuparsi dei puledri.
Descritta così, aprire un allevamento di cavalli sembra di vivere un sogno ad occhi aperti: abbandonare il triste e grigio lavoro in ufficio per vivere all’aria aperta a contatto con i cavalli.
Ma tra il dire il fare, c’è ovviamente di mezzo il mare come si suol dire.
Non importa quanto grande e ambizioso sia il tuo sogno di aprire un allevamento di cavalli, dovrai inevitabilmente fare i conti con la dura realtà imprenditoriale.
Per allevare cavalli per fini di lucro infatti la sola passione non è sufficiente: servono capitali e piani d’azione scalabili.
La buona notizia è che avviare un allevamento di cavalli significa diventare imprenditori agricoli a tutti gli effetti con tutti i vantaggi e svantaggi che ne comporta.
La brutta notizia è che per farlo dovrai avere capitali importanti per gestire tutte le componenti dietro l’allevamento dei cavalli.
Per chi vuole avviare un’attività di questo tipo, diventa infatti imprescindibile avere conoscenza ed esperienza pratica su come si lavora con i cavalli.
Non è necessario sapere cavalcare, ma bisogna sapere come averne cura e interpretarne i comportamenti. Chi non ha già queste conoscenze, dovrà assumere qualcuno che possa mantenere il cavallo in forma e ben allenato.
Avviare un allevamento di cavalli, oltre che soddisfacente, può essere anche redditizio.
Molti allevamenti, ad esempio, operano come una scuderia, vendendo i propri stalloni e le giumente (soprattutto per evitare il sovraffollamento), e magari offrendo alloggio e mezzi per allevare i puledri.
Prima di dare avvio all’idea vera e propria, devi porti delle domande pratiche come:
- perché voglio allevare cavalli?
- allevo cavalli destinati alla macellazione, o per le competizioni sportive?
- quanti cavalli devo allevare per rendere sostenibile l’attività?
Come ben spiego nel mio manuale Azienda Agricola 2.0, sono molte le domande da porsi prima di investire in agricoltura.
Requisiti necessari per aprire un allevamento di cavalli
Avviare un allevamento di cavalli non è un’impresa di poco conto. È infatti necessario fare un investimento importante, al fine di creare una struttura complessa tanto negli spazi dedicati agli animali, quanto nelle attrezzature e nel personale.
In primo luogo dunque, chi vuole avviare un allevamento di cavalli deve farlo in uno spazio di grandi dimensioni, in cui gli animali possano correre, e che permetta di tenere separati i cavalli che non possono essere allevati contemporaneamente o che non dovrebbero stare vicini (come stalloni e giumente).
Per risparmiare, ad esempio, si può acquistare un terreno fertile con molta erba verde, fieno, ecc.; al fine di ridurre le spese sul mangime.
Tuttavia, soprattutto se il clima del luogo in cui si vuole aprire l’allevamento non consente di tenere gli animali al pascolo tutto l’anno, sarà necessario costruire un alloggio dotato di box appositi per i cavalli, con un fienile e attrezzatura varia.
Inoltre il posto in cui far sorgere l’allevamento si dovrà trovare in un luogo in cui è possibile reperire acqua in abbondanza. Sono ideali in questo senso i terreni situati vicino a fiumi, laghetti o dighe, che sono ottime risorse di acqua.
Molto importante nell’aperture dell’allevamento di cavalli è comunque verificare sempre le norme urbanistiche vigenti in materia, e che in Italia possono variare di Regione in Regione.
Le attrezzature necessarie per aprire un allevamento di cavalli
Oltre al terreno in cui far sorgere l’allevamento di cavalli, e alle strutture necessarie per il riparo degli animali in certi periodi dell’anno, nell’investimento iniziale dovranno essere incluse le attrezzature.
Prima di tutto sarà necessario procurarsi il cibo per i cavalli, o autoproducendolo o acquistandolo.
I cavalli si nutrono prevalentemente di avena, erba e fieno, ma hanno bisogno di molto cibo per mantenere la loro condizione fisica.
Saranno poi necessari, ad esempio: attrezzi per strigliare, corde, una cavezza e vasche per mangimi e acqua. Saranno poi necessarie le attrezzature per la pulizia del recinto e del pascolo, come una vanga, una pala, o un rastrello. La pulizia della stalla è molto importante, e quando si procede a questa operazione possono esser utili anche un secchio o una carriola per il trasporto.
Un altro elemento che non può mancare in un allevamento di cavalli è poi il recinto per gli animali, che impedisce che i cavalli scappino. Le migliori recinzioni sono costituite da siepi alte e folte, con davanti una staccionata di legno. Ma può anche essere sufficiente solo una buona staccionata o delle sbarre di metallo.
Sono sconsigliabili invece le recinzioni elettriche o il filo spinato, che possono ferire e spaventare gli animali.
I costi da affrontare per l’apertura di un allevamento di cavalli
I costi da affrontare per acquistare terreno, locali, attrezzature, cibo, ed avviare così un allevamento di cavalli, sono dunque decisamente elevati.
I cavalli infatti hanno costantemente bisogno di cibo di alta qualità; e sono necessarie le adeguate attrezzature, rifornimenti, selle, che fanno aumentare le spese.
Ma ci sono anche delle altre spese di cui tenere conto, come quelle per le visite del veterinario, che devono essere regolari per mantenere i cavalli in salute, oltre che necessarie per compiere determinate operazioni come la sverminazione e le vaccinazioni. Oppure un’altra spessa fissa da affrontare è quella del maniscalco, necessario per garantire che tutti gli zoccoli dei cavalli vengano mantenuti nelle migliori condizioni.
Inoltre, se l’allevamento di cavalli ha un numero di animali che lo richiede, sarà necessario assumere del personale per gestirlo; senza contare il possibile bisogno di consulenze legali e finanziarie.
Quanto costa un cavallo
Tra i costi più rilevanti quando si avvia un allevamento c’è senza dubbio quello dei cavalli. Il costo di un cavallo non è facile da stimare, perché dipende da vari fattori come l’età, la razza, l’addestramento. Al costo d’acquisto di un cavallo, come abbiamo visto, devono essere poi aggiunti quelli previsti per il mantenimento dell’animale (pulizia quotidiana, spese veterinarie, ferrature, cibo, ecc.).
Il prezzo dipende dal cavallo ricercato, e cosi, ad esempio, il costo di un cavallo da passeggio (che generalmente sono esemplari ormai anziani), sarà inferiore rispetto a quello di un cavallo da corsa (utilizzati nelle attività sportive agonistiche), di razza, o se si tratta di un puledro da poco svezzato (generalmente i cavalli si ritengono svezzati dai 6 mesi di età), che può essere accompagnato nella crescita, e con il quale è possibile instaurare un bellissimo rapporto.
Volendo individuare delle cifre, i puledri e i cavalli più anziani, sono quelli con il minor valore economico. Possono arrivare a costare indicativamente dai 1.000 ai 3.000 euro (lo stesso costo possono avere anche i cavalli da corsa con un difetto fisico che ne pregiudica l’attività sportiva agonistica).
Ma i cavalli più costosi sono quelli che possono essere impiegati in attività agonistiche (cavalli da corsa), nonché i cavalli con potenzialità lavorative e o riproduttive.
I cavalli giovani o adulti, ed in perfetta salute, possono avere quindi un costo che varia dai 3.000 agli 8.000. I cavalli da corsa o di razza, possono invece arrivare a costare fino a 10.000 o 15.000 euro, ed in alcuni casi 20.000 euro, quando si parla di animali ben addestrati.
Idee di business con i cavalli
La prima e forse meno bella delle possibilità di lavorare con i cavalli è quello di allevarli con il fine della macellazione. In Italia infatti esiste il mercato dei cavalli come cibo e non è certo un segreto che molte aziende agricole allevano cavalli per questo fine.
Le regioni dove vengono macellati più cavalli in Italia è la Puglia con 15.591 (pari al 35% del totale). Seguono Veneto con 9.439 (20%), Emilia Romagna con 6.215 (13%), Sicilia con 4.969 (11%), Lombardia con 2.747 (6%) e Piemonte con 2.189 (5%).
Nonostante l’esistenza di questo mercato, in questo capitolo voglio soffermarmi sulle opportunità alternative di business con l’allevamento dei cavalli.
Il consiglio infatti è quello di allevare cavalli come attività agricola aggiuntiva ad un’azienda agricola specializzata in altri settori, cavalli che verranno utilizzati per scopi più nobili rispetto al macello come:
- ippoterapia;
- fattoria didattica;
- competizioni sportive;
- cavalcate ricreative;
- maneggio ed equitazione.
Il cavallo vivo rappresenta infatti una risorsa per l’azienda agricola più redditizia rispetto ad un cavallo macellato.
Iniziamo dall’ippoterapia (dal gr. ἱππος = cavallo e therapeia = cura), cioè quella terapia dove viene utilizzato il cavallo per migliorare lo stato di salute di un paziente umano.
Grazie al contatto con l’animale, il paziente riscontra enormi benefici: il cavallo, grazie alla sua sensibilità, la sua intelligenza e il suo spirito di adattamento, è da sempre considerato un’ottima terapia “medica” e lo stesso Ippocrate consigliava lunghe cavalcate per sconfiggere l’insonnia e l’ansia.
Un imprenditore intelligente, agricolo o no che sia, è colui che sa cogliere le opportunità meno visibili agli occhi meno curiosi, è colui che sa trovare un bisogno e soddisfarlo attraverso un bene o un servizio.
Questo approccio apre enormi potenzialità specialmente per chi ha deciso di lavorare con i cavalli.
Pensiamo infatti ad un’azienda agricola che offra cavalcate durante i weekend alle famiglie, oppure corsi di equitazione specifici attraverso l’apertura di un maneggio.
Esiste poi il settore delle competizioni sportive con l’allevamento e selezione di cavalli da corsa, ma questo è un settore altamente specifico dove le competenze necessarie esulano dagli obiettivi di questo articolo.
Per aprire un allevamento di cavalli, leggi il manuale Azienda Agricola 2.0 dove troverai tutti i segreti per diventare un imprenditore agricolo di successo.