Aprire un’associazione in Italia: iter burocratico, tipologia e costi

L’associazione è la forma più diffusa per l’organizzazione delle attività senza scopo di lucro. A differenza delle normali società, i proventi per le attività svolte devono essere investiti e non divisi tra i soci.

Le associazioni non hanno quindi per oggetto principale l’esercizio di attività commerciale, quindi avranno n regime agevolato rispetto alle società con scopo di lucro.

Aprire un’associazione in Italia è molto semplice a patto di poter organizzare tutti i requisiti al riguardo.

A differenza di una normale attività commerciale, per creare un’associazione servono più persone che tutte insieme condividano gli stessi ideali e gli stessi scopi.

Le associazioni sono infatti dei gruppi di persone che, condividendo ideali ed interessi, decidono di investire il proprio tempo alla realizzazione di un progetto comune che può avere un fine culturale, sociale, ambientale, educativo, eccetera.

Fondare un’associazione è forse una delle azioni più nobili e gratificanti per la persona che lo fa, tuttavia può rappresentare una sfida ardua non tanto nell’avvio, ma soprattutto nella gestione nel tempo.

Quello che deve comunque rimanere chiaro è che le associazioni sono tutte senza scopo di lucro, e nonostante ci sia la possibilità di svolgere attività commerciali, gli utili non possono essere divisi tra i soci.

I passi per aprire un’associazione

aprire un'associazioneSono particolarmente ferrato nell’argomento perché io stesso ho aperto in prima persona un’associazione e devo ammettere che un operazione piuttosto veloce.

Il primo step che dovrai affrontare è la ricerca di soci fondatori vogliosi di cimentarsi in questa nuova impresa. A seconda della tipologia di associazione che aprirai (le vedremo di seguito), serviranno più o meno soci che ricopriranno le cariche istituzionali dell’associazione.

Trovati i soci, il gruppo di persone inizierà con la definizione dello scopo che porterà alla scrittura di uno statuto associativo dove verrà definita la natura dell’associazione e le modalità con cui verranno raggiunti gli obiettivi preposti.

Lo statuto è il documento più importante di ogni associazione, il vademecum dal quale ispirare tutte le azioni svolte in futuro.

Una volta elaborato lo statuto definitivo, potrete procedere con la costituzione ufficiale.

Di seguito vi elenco i passaggi da svolgere:

  • convocare una riunione dei soci fondatori;
  • redigere due originali di atto costituto e statuto;
  • nominare il Consiglio direttivo composto dal numero minimo di consiglieri indicati nello Statuto e attribuire anche le cariche previste dallo Statuto.

Tutti i soci fondatori firmano l’atto costitutivo e lo Statuto.

Lo statuto, in particolare se i soci sono numerosi, va firmato solo dal presidente e segretario. A questo punto occorre recarsi all’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate per la registrazione di atto costitutivo e statuto e l’attribuzione del codice fiscale dell’associazione.

Documenti necessari:

  • Marche da bollo da16,00 euro (all’Agenzia delle Entrate valuteranno quante ne servono, di solito una ogni 100 righe): la data di emissione della marca da bollo deve essere la stessa della data di costituzione o della data di registrazione degli atti o antecedente di pochi giorni (non successiva, altrimenti l’ A.E. potrebbe applicare una sanzione);
  • 2 originali dell’atto costitutivo e dello statuto, cioè due copie compilate in ogni loro parte e firmate entrambe in originale;
  • Modello AA5/6 per la richiesta del codice fiscale o Mod AA7/10 per la richiesta contestuale della partita IVA;
  • Modello F23 per effettuare il pagamento dell’imposta di registrazione atti (200 euro);
  • Modello 69 per la richiesta di registrazione;
  • Fotocopia di un documento di identità del Presidente nel caso non sia lui stesso a svolgere tutte le pratiche.

1 – Richiesta di attribuzione del codice fiscale e/o partita IVA (va fatta prima del pagamento del Mod F23);

2 – Versamento dell’imposta di registro di 200 tramite modello F23;

3 – La registrazione di Atto costitutivo e Statuto presso sportello Agenzia delle Entrate;

4 – L’invio del modello EAS entro 60 giorni.

Dopo aver compiuto questi step, sei finalmente socio fondatore di un’associazione. Se non riesci a svolgere tutto da solo, contatta le associazioni regionali che forniscono un servizio di assistenza.

Tipologie di associazioni in Italia

Il sistema legislativo italiano prevede diverse tipologie di associazioni normate in maniera differente con vincoli e agevolazioni distinte.

In sede di costituzione di una nuova associazione è molto importante la scelta più appropriata che consenta di svolgere agevolmente le attività necessarie per il raggiungimento dello scopo dell’associazione.

Le principali sono:

Associazioni di volontariato

Le Organizzazione di Volontariato (abbreviate in ODV) sono associazioni che svolgono attività con finalità di solidarietà sociale, attraverso l’erogazione di servizi gratuiti, a favore di persone che si trovano in uno stato di bisogno.

Associazioni di promozione sociale

Si definiscono tali le associazioni costituite con la finalità di svolgere attività sociali a favore dei propri associati e di terze persone anche estranee ad esse, senza scopo di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati.

Associazioni sportive dilettantistiche

Si definiscono Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) le associazioni che svolgono e promuovono attività sportive dilettantistiche, comprese le attività didattiche, come da proprio statuto. Queste associazioni devono essere iscritte nello specifico registro gestito dal Coni.

Associazioni Onlus

L’acronimo ONLUS sta per “ Organizzazione non lucrativa di utilità sociale”: si tratta di un ente non commerciale che si prefigge come scopo il perseguimento d’interessi solidaristici riconosciuti dalla legge d’importanza sociale.

Una precisazione è la differenza tra associazione riconosciuta e non riconosciuta.

Un’associazione riconosciuta è un’associazione che ha piena capacità giuridica. È quindi un centro di imputazione di diritti e obblighi totalmente distinto dagli associati e ha anche piena autonomia patrimoniale. l procedimento di riconoscimento è però complesso e molto oneroso. Per essere riconosciuta, l’associazione deve avere un patrimonio minimo che va dai € 15.000 ai € 50.000.

Per questa ragione, la maggioranza delle associazioni sono non riconosciute.

Nella speranza che questo articolo su come aprire un’associazione sia stato di vostro gradimento, vi rimando all’articolo come aprire un centro culturale.