In una società sempre più sedentaria, aprire un campo sportivo potrebbe essere la scelta imprenditoriale giusta. Vediamo come fare.
Sono milioni gli italiani che aspettano l’uscita dall’ufficio per dedicarsi finalmente ad una bella partita di calcetto con gli amici, o una sfida a tennis con il collega.
Forse anche tu sei uno di loro, passi l’intera giornata ad aspettare il fatidico momento di abbandonare la scrivania e indossare le scarpette.
E se questa snervante attesa potesse sparire e se il tuo hobby preferito diventasse il tuo lavoro principale?
Quando si cercano idee di business innovative infatti, non ci si deve fermare alle ovvie come quello di aprire un ristorante o un bar, ma si può, anzi si deve, scavare tra i meandri della fantasia per trovare quella che va fuori dai canoni comuni e un campo sportivo è una di queste.
Quando parliamo di campo sportivo, non fermiamoci al classico e banale campo di calcetto, ma cerchiamo di andare oltre trovando sport alternativi capaci di attirare l’attenzione del pubblico.
La vita quotidiana si sa è noiosa e tutto quello che è innovativo e divertente è generalmente ben accettato dai clienti dello stesso.
E allora ecco che per aprire un campo sportivo di successo si deve puntare all’innovazione, alla creatività e, perché no, ad un pizzico di fortuna.
Analisi di mercato
Primo step per aprire un campo sportivo è analizzare il territorio alla ricerca di concorrenti, di offerte commerciali già presenti e quindi dalle carenze da sfruttare.
Inizia con un semplice giro di chiamate agli impianti sportivi nell’arco di 40 km nel luogo dove vorresti aprire e senti che tipo di sport hanno da offrire.
Calcetto?
Calcio?
Tennis?
Golf?
La lista degli sport è piuttosto lunga, sapevi che esistono circa 8000 sport nel mondo?
Perché non proporre corsi di aquilonismo, ruzzola, apnea, curling o hockey su prato?
Proporre un paio di discipline uniche nel territorio è il classico valore aggiunto da proporre che verrai poi affiancato da una serie di sport classici come il calcetto sempre molto richiesto.
Chiama la concorrenza e senti prezzi e condizioni che applicano, se hanno spazi liberi o sono sempre prenotati e altre informazioni per te vitali.
Aprire un campo sportivo è un investimento non indifferente e pertanto non devi farti scrupoli a spiare un pochino la concorrenza.
Quanto costa aprire un campo sportivo?
Mi piacerebbe poterti rispondere con certezza matematica, ma la realtà è che è difficile quantificare un investimento del genere in quanto sono molti i parametri che possono spostare la bilancia da una parte o dall’altra.
Certamente dipende dal tipo di sport che si vogliono proporre, dalla grandezza del terreno, dalla zona e dalle infrastrutture necessarie, tuttavia si può stabilire che difficilmente si possa spendere meno di 50/60.000 mila euro.
Un business plan è assolutamente necessario per non ritrovarsi poi senza capitali da investire. Immagino sia ovvio che non si apre un campo sportivo in una settimana, ma sarà la conclusione di un lungo processo che durerà diversi mesi.
I costi iniziali devono essere aggiunti ai normali costi di gestione dell’attività e alla campagna pubblicitaria da avviare il prima possibile.
Oggi grazie ad internet è possibile spendere veramente poco per pubblicizzare un’attività locale come quella del campo sportivo.
Quanto guadagna un campo sportivo?
Ok, può sembrare ripetitivo, ma anche qui è impossibile dare cifre esatte perché ogni azienda ha una storia a se che è diretta conseguenza di una miriade di fattori specifici.
Non c’è solo la scelta del territorio, la professionalità degli insegnanti, la qualità della struttura e la bravura dei proprietari, ma anche la strategia imprenditoriali, la costanza, il capitale a disposizione, la concorrenza, e infine un pizzico di fortuna che non guasta mai.
Il guadagno della struttura sarà direttamente proporzionale al numero dei campi, alle attività proposte e dalla capacità di riempire l’attività durante l’arco della giornata.
Un’idea è quella di proporti alle scuole, ai centri culturali, alle associazioni e a tutte quelle realtà locali che hanno gruppi di persone che praticano o vorrebbero praticare sport.
Iter per aprire un campo sportivo
Non ci sono particolari paletti per l’avviamento di un campo sportivo, è un’azienda commerciale come molte altre.
Il classico iter burocratico per avviare un’attività è:
- iscriversi presso la Camera di Commercio al Registro Delle Imprese.
- aprire una Partita Iva.
- aprire le posizioni fiscali e previdenziali INPS ed INAIL.
- dare comunicazione certificata di inizio attività al Comune almeno 30 giorni prima dell’avvio.
- dare comunicazione di avvio dell’attività ai vari enti tramite Comunicazione Unica da inviare alla Camera di Commercio in forma telematica con posta elettronica certificata.
- richiedere il permesso di esporre l’insegna al di fuori del punto vendita.
Oltre a questi passi, devi richiedere eventuali permessi per costruire se dovrai aggiungere strutture quali spogliatoi eccetera, mentre i campi sportivi come sentenza del tar di Firenze non richiedono permessi.
Attenzione alle ovvie coperture assicurative, gli sport possono essere infatti pericolosi.