Aprire un’officina dedicata alla riparazione di auto, moto e veicoli di altro tipo può essere un’opportunità molto interessante per chi vanta delle competenze tecniche specifiche.
Il rischio imprenditoriale in questo settore
Ovviamente avviare un’attività è sempre un rischio in termini imprenditoriali, e ciò vale anche per questo genere di aziende.
A livello di senso comune si è spesso portati ad affermare che in alcuni settori, come appunto quello delle autoriparazioni, le opportunità siano enormi in quanto i professionisti specializzati non sono numerosi e pochi giovani sono interessati ad intraprendere un percorso formativo di questo tipo.
La realtà, tuttavia, è ben diversa: sicuramente questo settore può essere una buona fonte di business, tuttavia la concorrenza, in rapporto alla domanda di servizi di questo tipo, è tutt’altro che scarsa, senza trascurare il fatto che molti automobilisti si rivolgono esclusivamente alle officine affiliate con la “casa madre” produttrice del proprio veicolo.
Avviare un’officina può essere interessante, quindi, ma credere che lo sviluppo di un buon business sia una certezza sarebbe davvero un grosso errore.
Adempimenti legali e fiscali e assunzione del personale
Avviare un’azienda di questo tipo richiede dei costi rilevanti, scopriamo subito quali sono, dunque, le principali spese di cui l’imprenditore deve farsi carico in fase di start up.
Anzitutto è necessario rivolgersi a un commercialista per l’apertura della partita IVA e per tutti i vari adempimenti previsti dalla legge, inoltre laddove si preveda di assumere del personale è necessario preventivare anche questo genere di costi; il costo del lavoro, è utile sottolinearlo, non è correlato esclusivamente alla retribuzione netta del lavoratore, ma anche tutti gli oneri fiscali e contributivi previsti dalla legge.
Da questo punto di vista può essere utile informarsi sugli incentivi dedicati alle assunzioni: per diverse categorie di cittadini, infatti, il datore di lavoro può godere di vantaggi economici interessanti, si pensi ad esempio a quelli attualmente vigenti per chi assume i titolari di Reddito di Cittadinanza.
Affitto del locale e relativi arredi tecnici
Un costo piuttosto importante è quello relativo all’affitto del locale in cui si andrà ad esercitare l’attività, ammenoché esso non sia di proprietà; in tutti i casi, ad ogni modo, bisogna prevedere anche le spese necessarie per fare in modo che esso sia perfettamente coerente con quanto disposto dalle normative sulla sicurezza.
Un’officina non può inoltre fare a meno dell’arredo, dunque è necessario prevedere l’acquisto di un banco da lavoro, strumentazione tecnica acquistabile rigorosamente da fornitori specializzati come Fami, di scaffali, carrelli, postazioni e quant’altro indispensabile per lo svolgimento dell’attività.
Anche i ricambi sono una voce che non va trascurata: molti di tali elementi possono essere acquistati all’occorrenza, tuttavia è necessario che alcuni di essi, quantomeno quelli indispensabili per l’effettuazione degli interventi più richiesti, siano immediatamente disponibili in officina.
Marketing e promozione dell’azienda
Ulteriori voci da considerare alla voce “costi” sono inoltre quelle relative al marketing e alla pubblicità.
In questo settore vi sono alcune realtà che operano, di fatto, senza promuoversi, potendo magari vantare una cospicua clientela fidelizzata o semplicemente essendo riuscite a sviluppare un buon blasone nel corso dei decenni.
Una start up, ovviamente, non può permettersi questo e deve necessariamente sforzarsi nell’individuazione di nuovi clienti tramite delle azioni ad hoc, proprio per fronteggiare la concorrenza delle imprese già attive in questo settore nel quale i clienti tendono spesso a realizzare delle fidelizzazioni piuttosto forti.