Come aprire una piadineria di successo: i passi da seguire

aprire una piadineriaCaro lettore di Aprire Azienda, benvenuto sulla guida su come aprire una piadineria di successo. Se sei giunto qui su questo articolo, immagino che tu sia desideroso di capire quali passi devi compiere e le strategie da applicare per ridurre il rischio d’impresa e creare profitti.

Il mondo delle piadine è un mondo vario che può regalare diverse soddisfazioni personali ed imprenditoriali, tuttavia il successo imprenditoriale arriva solamente se si applicano i concetti chiave della creazione di un brand capace di generare interesse da parte del cliente target.

Anche un business dall’apparenza semplice come quello della piadineria infatti deve applicare i principi basilari del marketing e delle start up.

Start up infatti non solo solo le aziende tecnologiche della Silicon Valley, ma ogni genere di impresa, piadinerie incluse.

Dati recenti del 2019 hanno elevato lo street food come il nuovo modo di alimentarsi, 7 italiani su 10 mangiano infatti cibo di strada regolarmente offrendo ampi scenari di crescita a tutti coloro che vogliono investire in una piadineria.

In Italia questo prodotto alimentare fa parte della tradizione culinaria, si sente parlare di questa forma di pane fin dai tempi degli antichi romani.

Le piadine (anche denominate piade) sono un alimento preparato con acqua, sale, farina, strutto (o olio di oliva) e lievito, e sono molto apprezzate da tante persone in tutto il mondo.

Con il passare del tempo, la ricetta delle piadine si è diffusa soprattutto in Romagna, tanto che è stato coniato il nome di “piadina romagnola”, ed ancora oggi è facile trovare in ogni città della Regione chioschi per le strade che vendono queste prelibatezze.

Le piadine, d’altra parte, sono un alimento che può soddisfare tutti i gusti, perché possono essere farcite sia con ingredienti dolci (come le creme spalmabili ad esempio), che con ingredienti salati (come i salumi ed i formaggi).

La facilità di preparazione e il gusto versatile delle piadine, fa si che investire nell’apertura di una piadineria possa rilevarsi molto soddisfacente.

Questo tipo di attività si presta infatti ad essere avviata in diversi modi: si può scegliere se aprire una piadineria in un locale, in un chiosco o su un food track per esempio.

Inoltre i costi iniziali di investimento, come quelli successivi di gestione, possono essere molto contenuti.

L’unico problema ad avviare una attività di questo tipo può essere però la concorrenza.

Quindi è bene, prima di avviare l’attività, individuare una zona del luogo in cui sorgerà la piadineria in cui non ci siano altri rivenditori, o comunque creare un business plan adeguato e sufficientemente competitivo.

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Requisiti e iter burocratico necessari per aprire una piadineria

Per aprire una piadineria in Italia è poi importante studiare prima la normativa, al fine di compiere tutti gli adempimenti necessari ad avviare un’attività in regola e ad evitare di incorrere in sanzioni successivamente all’apertura.

In primo luogo, chi vuole aprire deve avere determinati requisiti, quali ad esempio: avere compiuto 18 anni; avere frequentato un corso per la somministrazione di alimenti e bevande; avere lavorato nel quinquennio precedente all’apertura del locale per almeno due anni nel settore della ristorazione; inoltre, è necessario che il gestore della piadineria aderisca e frequenti dei corsi inerenti il sistema di autocontrollo HACCP.

Ma non solo, per aprire la piadineria sarà necessario superare un iter burocratico complesso.

Per chi si approccia la prima volta ad un’attività di questo tipo (o per chi non ha tempo), potrebbe essere di aiuto rivolgersi ad un commercialista, o anche ad altri professionisti, al fine di fare tutto nel modo più corretto.

Il titolare della paidineria, in particolare, deve: aprire la partita IVA (si può fare presso l’agenzia delle entrate gratuitamente); regolare la propria posizione e quella dei dipendenti presso l’INPS e l’INAIL; far iscrivere l’attività nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio; ma anche, comunicare l’inizio dell’attività (SCIA) al Comune.

Anche il locale in cui si apre la piadineria dovrà rispettare dei requisiti prestabiliti dalla legge.

In particolare, è necessario che il locale rispetti le norme in materia urbanistica (possono variare di regione in regione), che abbia le attrezzature adeguate al fine di conservare il cibo e le altre materie prime; inoltre, elementi come l’impianto elettrico, idrico e la canna fumaria, dovranno rispettare le norme in materia igienico – sanitaria, per ottenere il nullaosta per l’apertura rilasciato dall’ASP.

Costi da affrontare per aprire una piadineria

L’investimento necessario ad aprire una piadineria dipende molto dalla quantità di denaro che si vuole investire.

Inoltre bisogna considerare il tipo di attività che si vuole avviare, perché ovviamente un chiosco o una piadineria aperta su un food track, hanno dei costi limitati rispetto anche ad un locale con struttura e arredi minimi.

In generale, per avviare una piadineria, difficilmente si spenderà una cifra inferiore a 30.000,00 euro, soprattutto se si vuole partire con l’attività da zero.

Anche i costi di gestione successivi all’apertura, d’altra parte, sono rilevanti.

Ci sono ad esempio da pagare l’eventuale affitto o acquisto del locale, il personale ed i contributi, le attrezzature, l’arredamento, le utenze di luce, acqua e gas, i fornitori, ecc.

Anche per questa ragione, molte persone che vogliono aprire una piadineria si rivolgono alle grandi catene di franchising, ottenendo un netto risparmio sui costi di avviamento dell’attività.

Come avere successo dopo l’apertura di una piadineria

Gestire una piadineria può essere un lavoro molto soddisfacente e discretamente redditizio. D’altra parte, ai giorni nostri sono sempre di più le persone che all’ora dei pasti optano per soluzioni rapide, ed una piadineria offre il vantaggio di proporre specialità gustose, a prezzi bassi e con tempi di preparazione molto brevi.

Tuttavia, per aprire una piadineria ed avere successo, è importante rispettare determinati canoni, soprattutto in considerazione della concorrenza, che non è rappresentata solo dalle altre piadinerie ma anche da altri esercizi che operano nel settore della ristorazione e spesso fanno piadine (si pensi alle pizzerie, ai pub, ecc.).

È necessario perciò specializzarsi ed offrire un prodotto di qualità superiore per spiccare rispetto agli altri rivenditori. In questo gioca un ruolo fondamentale, ad esempio, l’utilizzo di materie prime di qualità.

Altro elemento fondamentale è poi la location in cui si apre la piadineria.

Questa deve trovarsi in luoghi in cui c’è molta richiesta di cibo, come ad esempio i centri commerciali, i centri storici delle città o le zone universitarie, ma anche le vie ad alto passaggio pedonale, nei pressi degli uffici, delle stazioni, delle scuole, ecc.

Per avere successo è poi importante prendere parte a fiere ed eventi, nonché valutare l’orario di apertura del locale, che deve essere organizzato in base agli obiettivi (genere di clientela, guadagni, ecc.) che si vogliono raggiungere.

Un altro consiglio utile per avere successo con l’apertura di una piadineria, è poi senza dubbio quello di farsi pubblicità.

È importante investire tempo e denaro in questo campo, sia nei vecchi metodi come il volantinaggio, il passaparola, ecc.; sia nelle innovazioni tecnologiche come i siti web, che permettono di farsi pubblicità tramite ad esempio i banner (che sono annunci pubblicitari inseriti nei siti, ed a cui è possibile accedere tramite un click).

Se hai bisogno di aiuto per realizzare la tua start up nel mondo della piadineria, devi leggere ITS, il manuale che ti insegna passo passo come realizzare un sito per la tua attività.

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