In questo articolo vedremo come aprire una pizzeria di successo, le strategie di marketing e tutto quello che devi sapere per partire con il piede giusto. Buona lettura.
Passeggiando per le vie del mondo, sia che tu stia in un piccolo paesino di provincia, o in una capitale europea, è facile imbattersi nelle lunghe code di clienti davanti alle migliori pizzerie.
Attenzione, non davanti a tutte le pizzerie, ma davanti alle migliori.
E questo non è certo un mistero arcano, la pizza infatti è riconosciuta come uno dei prodotti gastronomici più gustosi esistenti e amati al mondo.
Praticamente chiunque al mondo l’ha assaggiata ed in pochissimi ne sono rimasti delusi, anche per questo oggi nelle città di tutto il pianeta ci sono innumerevoli pizzerie.
La pizza è un prodotto semplice da preparare, gli ingredienti di base che la compongono sono olio d’oliva, farina, sale, acqua e lievito, a cui si aggiungono i componenti più disparati, sebbene nell’immaginario collettivo generalmente quando si pensa alla pizza, si pensa alla margherita, ossia al condimento con sugo, mozzarella e basilico.
L’Italia è il Paese più famoso per la pizza, soprattutto per quella napoletana.
Napoli infatti è considerata come il luogo d’origine di questo piatto, sebbene si hanno notizie di pietanze simili alla pizza già in epoca egizia e romana.
Aprire una pizzeria può essere un’ottima idea di business, soprattutto perché non richiede un grande sforzo economico iniziale.
Tuttavia, per avere davvero successo con la propria pizzeria oggi sono richieste competenze tecniche e di gestione particolari.
Soprattutto per via della concorrenza che in questo settore è altissima, ma anche per i gusti della clientela, che oggi sono diventati più esigenti rispetto ad un tempo.
Iniziamo questo cammino virtuale verso l‘apertura di una pizzeria dagli adempimenti burocratici, per poi spingersi oltre e analizzare i giusti passi per aprirne una di successo.
Chi segue Aprire Azienda da diversi anni infatti, sa bene che non basta improvvisarsi imprenditori per avere successo, ma al contrario bisogna seguire tutta una serie di strategie e azioni per partire con il piede giusto.
Decidere di aprire una pizzeria è sempre un ottimo investimento, a patto che si non si facci purché si effettui una gestione oculata.
Che sia da asporto, al taglio o con format ristorativo tradizionale, i clienti non mancano mai e se si pone attenzione alla qualità del prodotto, al bilanciamento tra tradizione ed innovazione ed alla qualità del servizio, il successo è assicurato.
Requisiti e iter burocratico per aprire una pizzeria
Per aprire una pizzeria il titolare dovrà seguire un iter burocratico ben preciso, previsto dalla normativa del paese di riferimento.
In Italia, sarà ovviamente necessario aprire una partita IVA presso l’Agenzia delle entrate; sarà necessario iscrivere la ditta individuale o la società presso la Camera di commercio del Comune in cui si vuole aprire la pizzeria, per l’iscrizione nel Registro delle imprese; si dovrà segnalare l’inizio dell’attività al Comune (SCIA); ci si dovrà munire del POS, ossia uno strumento elettronico che permette di effettuare i pagamenti con carte di credito, ecc..
Ci sono poi una serie di permessi eventuali che il titolare della pizzeria deve richiedere solo in determinati casi: ad esempio, se si vorrà esporre un’insegna fuori dal locale, dovrà essere richiesto l’apposito permesso al Comune; se si vorranno somministrare alcolici, si dovrà ottenere l’autorizzazione da parte dell’Agenzia delle dogane; se si vorrà diffondere musica nella pizzeria, dovranno essere pagati i diritti alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori).
Ma il titolare di una pizzeria non deve essere solo attento a seguire l’iter burocratico previsto dalla legge, ma deve anche avere dei requisiti specifici.
In particolare, deve seguire un corso SAB (somministrazioni alimenti e bevande), o alternativamente deve essere in possesso di un diploma di scuola alberghiera ovvero di una esperienza maturata nell’ambito della ristorazione, che sia durata almeno due anni, e si sia svolta negli ultimi cinque; inoltre, il titolare della pizzeria deve aprire e regolare la propria posizione (e quella dei suoi dipendenti) presso l’INPS e l’INAIL, per provvedere al pagamento dei contributi; deve frequentare un corso HACCP per imparare le procedure dirette a garantire la salubrità degli alimenti, ed aderire all’omonimo sistema di autocontrollo.
Anche il luogo in cui si aprirà la pizzeria dovrà rispettare determinati requisiti previsti dalla legge in materia sanitaria, urbanistica ed igienico.
Generalmente infatti, sia i Vigili del fuoco che l’ASL (Azienda sanitaria locale) del luogo in cui si apre la pizzeria effettuano dei controlli, e, se tutto è in regola, rilasciano i nullaosta.
Ad ogni modo, considerato il numero di adempimenti da compiere, per non sbagliare e non incorrere in sanzioni o conseguenze derivanti dall’inosservanza della legge, è comunque sempre consigliabile rivolgersi a dei professionisti (commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, ingegneri, ecc.).
Quali sono i costi per aprire una pizzeria
I costi più alti per l’avviamento di una pizzeria risiedono, oltre che nelle spese da affrontare per l’affitto o l’acquisto del locale, soprattutto nell’acquisto delle attrezzature (forno, piano di marmo su cui stendere l’impasto della pizza, ecc.).
Ad ogni modo, i costi da affrontare per aprire una pizzeria possono variare in base al tipo di attività che si vuole aprire.
Ad esempio una pizzeria al taglio, che generalmente è caratterizzata anche per l’assenza o quasi di tavoli, comporta una spesa senza dubbio inferiore rispetto ad un locale tradizionale, soprattutto in termini di personale ed arredo.
Se si decide di aprire una pizzeria da asporto quindi, ci si può accontentare di un locale di piccole dimensioni.
Lo spazio necessario per una pizzeria di asporto parte da circa 30 mq, fino ad un massimo di 50 mq se si vogliono includere tavolini o altre strutture per intrattenere la clientela.
Un’ampia zona del locale andrà comunque essere dedicata al laboratorio – cucina dove troveranno alloggio oltre al forno, un ampio tavolo da lavoro, un frigo per la conservazione degli impasti e un’impastatrice.
Per aprire una pizzeria tradizionale con servizio ai tavoli le dimensioni dei locali e quindi i costi aumentano.
Oltre alla cucina, andrà infatti progettata ed ideata con professionalità anche la sala dove saranno servite le pizze ai clienti, un bar per le bibite ed eventuali spazi liberi per l’intrattenimento.
Identificare un costo standard per l’apertura di una pizzeria è quindi impossibile, una spesa iniziale minima può partire da circa 30.000 euro, per arrivare anche ad oltre il milione di euro di investimento.
Nei costi di avviamento ricorda che dovrai anche inserire i servizi igienici, separati per i clienti e per il personale.
In Italia ci sono precise norme per l’installazione dei bagni e non ti nascondo che questo rappresenterà una nota di spesa degna di nota.
Cosa si può fare per avere successo con una pizzeria
Se apri una pizzeria al taglio probabilmente tu sarai sia il titolare sia il pizzaiolo, se invece il progetto è quello della pizzeria tradizionale immagino che dovrai prevedere l’assunzione di un pizzaiolo professionista.
La qualità delle pizze è la cosa più importante della tua attività, abbandona l’orgoglio e ascolta i tuoi clienti, se la pizza non piace fallirai, se la pizza è buona il successo è probabile.
La scelta del personale quando necessaria è un aspetto chiave dell’attività, chi lavora alle tue dipendenze infatti non va visto come un costo, ma come una risorsa da valorizzare.
Solo chi riesce a valorizzare i propri lavoratori avrà successo nel lungo termine.
Un’attività di ristorazione è profittevole solo se ha un personale affiatato, felice e competente, nonché appassionato del proprio lavoro per offrire un servizio piacevole ai clienti.
Aprire una pizzeria richiede molta passione.
Riuscire a produrre un piatto di qualità deve essere il primo obiettivo per ogni ristoratore, e ciò vale ancor di più quando si parla di pizzerie, soprattutto in considerazione della concorrenza che c’è nel settore.
Dunque, il secondo passo per avere successo dopo l’apertura di una pizzeria, è senza dubbio l’attenzione nell’acquisto delle materie prime, che devono essere di buona qualità e cucinate da un pizzaiolo esperto, in grado di preparare ottimi impasti, che sappia ben gestire i tempi di cottura delle pizze e che abbia inventiva, magari proponendo sempre gusti nuovi da aggiungere nel menù.
È poi molto importante la scelta del luogo in cui aprire la pizzeria, in particolare, è necessario individuare posti frequentati dalle persone, come ad esempio i centri storici o le vie della città dove è noto che ci sia un gran via vai di persone ogni giorno, come i centri commerciali, le zone in cui ci sono università, i luoghi dove si trovano uffici, stazioni o scuole.
Più il posto in cui si apre la pizzeria sarà popolato, più sarà probabile avere diversi clienti al giorno e, soprattutto inizialmente, rientrare dei costi di investimento e vedere qualche utile.
Un altro passo da fare fondamentale per avere successo con la propria pizzeria, è poi quello di pubblicizzare l’attività.
Ci sono vari modi per farlo, ma il consiglio è di utilizzarne il più possibile e investire anche dei soldi perché una volta che si offre un prodotto di qualità, può fare davvero la differenza.
Si può fare pubblicità al locale anche con metodi tradizionali come il volantinaggio ad esempio, ma è ormai fondamentale utilizzare internet.
È possibile aprire una pagina dedicata alla propria pizzeria, spendendo nulla o poco, ed in cui inserire foto del locale, dei piatti, indicare i recapiti della pizzeria e farsi lasciare recensioni dei clienti.
Molti ristoratori del settore inoltre, direttamente sui loro siti web o tramite società esterne, danno ai clienti anche la possibilità di effettuare gli ordini con un click e di vederseli recapitare a casa in pochi minuti.
Leggi anche: come aprire un ristorante
Dove aprire una pizzeria
Ho visitato molti paesi al mondo, sia in Europa sia fuori, e se sceglierai di aprire una vera pizzeria italiana all’estero c’è il serio rischio di avere un successo importante.
In Regno Unito i casi di successo sono numerosi, così come in Spagna e in Europa dell’est.
La pizza è amata in tutto il mondo, ma pochi conoscono la vera pizza italiana.
Oggi in Italia stanno nascendo le pizzerie gourmet per raggiungere nuove fette di mercato: pensiamo alla pizza con pistacchio di Bronte e mortadella artigianale, fino alla pizza con pomodoro pachino biologico e burrata campana.
Ecco, questo tipo di pizzerie ormai diffuse in Italia, all’estero ancora non esistono.
Io l’idea l’ho buttata la raccoglierai?
Aprire una pizzeria: ultimi consigli
Concludiamo questo articolo con una serie di consigli per incrementare le percentuali di successo della pizzeria.
Il problema infatti è che quando l’imprenditore decide di avviare una qualsiasi attività ristorativa, soprattutto nelle fasi iniziali di ideazione del progetto, si fa prendere troppo dall’entusiasmo e si rischia di sottovalutare i reali problemi.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti, specialmente nella ristorazione circa 4 attività su 5 sono chiuse dopo i 5 anni.
Lo scenario che si vede nei vari format televisivi non è solo scenografia, ma realtà, sono infatti molte le aziende che purtroppo sono mal gestite e chiudono.
E’ importante infatti avere le idee molto chiare, l’attività di pizzeria ti porterà via la maggior parte del tempo e delle preoccupazioni, quindi dovrai essere animato da una forte passione e un chiaro ventaglio di obiettivi.
Valuta ogni passo con estrema attenzione attraverso la redazione di un business plan dove elencare tutti i costi e le entrate da avere per avere reddito.
Specialmente se dovrai chiedere un prestito, devi pianificare attentamente tutti gli aspetti finanziari del caso.
Il successo è legato strettamente dalla chiarezza di intenti e di obiettivi, presentati sul mercato con un’idea semplice, ma definita nei suoi dettagli. Meglio infatti avere un solo stile di pizza fatto in maniera impeccabile che diversi tipi fatti con meno cura.
Oggi chi si specializza vince, è inutile fare la pizza romana e napoletana nello stesso locale se poi nessuna delle due piace ai clienti. Oppure usare farine speciali per poi avere un impasto poco piacevole al gusto.
Accontenta le persone che non possono mangiare glutine, te ne saranno grate.
Mi raccomando, devi assolutamente sfornare una buona pizza senza variazioni qualitative degne di nota, altrimenti il tuo cliente fidelizzato rischia di abbandonarti: innova, ma con precauzione.
Le materie prime sono al centro del successo, puoi tranquillamente alzare il prezzo finale se alla tua pizza aggiungi quel tocco di qualità con prodotti di eccellenze nostrane.
Concludiamo con un consiglio forse banale, ma che molti si dimenticano: accogli sempre il cliente con un sorriso.