Cappotto termico: Le 5 cose da sapere

cappotto termicoÈ sempre meno raro vedere in giro per le città dei cantieri aperti per la realizzazione di cappotti termici, un business in cui si sono inserite molte aziende e che rappresenta un esempio di opera ideale per il risparmio energetico.

Infatti, il cappotto termico  è un tipo di rivestimento che può essere realizzato sia all’interno che all’esterno di un edificio e il suo scopo è quello di isolare le mura, consentendo di aumentare la resistenza alla trasmittanza del calore e del freddo.

Quando si progetta e realizza questo tipo di isolamento, però, è fondamentale conosce alcuni aspetti imprescindibili sia sui materiali che sulla posa, in modo da poter ottenere il miglior risultato possibile (per saperne di più: https://www.vanoncini.it/faq/come-fare-il-cappotto-termico-interno).

In questo articolo, quindi, vedremo le 5 principali cose da conoscere su un cappotto termico per esterno.

Quale tipo di isolante scegliere

Quando si tratta l’argomento materiale per isolamento, non si può indicare il materiale migliore in assoluto. Infatti, il punto di partenza nella scelta di questo componente è l’obiettivo specifico che si vuole raggiungere.

In questo caso, devono essere presi in considerazione diversi aspetti come il luogo di ubicazione dell’edificio, la sua esposizione, il tipo di struttura e i ponti termici. Inoltre, è importante determinare per quale scopo verranno utilizzati gli ambienti e quale comfort termico si vuole raggiungere (valutazione energetica).

In più, in questo periodo storico è molto importante prestare molta attenzione, quando si sceglie un materiale, anche alla sostenibilità ambientale.

Quindi, per non sbagliare, è opportuno realizzare un progetto per l’intervento e affidarsi ad aziende esperte e competenti. Infatti, realizzare un cappotto termico esterno di bassa qualità e con materiali sbagliati può portare alla sviluppo di muffe e altri importanti danni.

Saper determinare trasmittanza, conduttività e densità

Quando si realizza un cappotto termico esterno è fondamentale conoscere il significato di tre precisi termini che determinato l’efficacia di questa tipologia di intervento.

Il primo è trasmittanza che si riferisce al calore che passa attraverso un determinato elemento. Questo dato è importantissimo da usare quando si effettua un lavoro edilizio o quando si sfruttano precise agevolazioni fiscali. Naturalmente, i suoi valori cambiano in base alle diverse zone climatiche in cui è localizzata la struttura su cui intervenire.

Altro termine fondamentale è la conduttività, ovvero la capacità di un materiale di essere attraversato dal calore. Questo dato ci permette di capire se un determinato materiale è più o meno isolante in confronto ad un altro. Più è alto il parametro di conduttività, minore è l’isolamento.

Infine, c’è la densità del materiale. Questo parametro influisce molto sull’inerzia termica dell’elemento e sulla capacità di assorbire calore nei momenti più caldi e di rilasciarlo in modo graduale quando le temperature si abbassano. Un dato di densità elevato non sempre è sinonimo di qualità, questo ad esempio capita quando si realizza il cappotto termico con pannelli di polistirolo dove la troppa densità può causare problemi (ad esempio crepe sulla facciata).

I ponti termici

Fondamentale in un lavoro di cappotto termico esterno è la verifica e il trattamento dei ponti termici.

Quando si realizza un rivestimento, il calore che viaggia dalla parte interna verso quella esterna viene stoppato grazie al lavoro di isolamento del cappotto. Se si verifica una discontinuità che crea differenza tra il flusso di calore interno ed esterno, si genera quello che in gergo viene chiamato ponte termico. Questo causa dei punti freddi sulla superficie dove possono anche sorgere problematiche di muffa.

I ponti termici, solitamente, si verificano in corrispondenza di finestre, davanzali, soglie e balconi.

L’importanza della scelta del colore

Scegliere il colore adatto per materiale isolante è molto importante.

Sebbene possa sembrare una decisione di poco conto, è invece determinante sapere che certe tipologie di tonalità hanno una capacità di assorbimento o respingimento del calore nettamente migliore di altre.

Se si sceglie un colore che assorbe molto il calore, in estate le pareti saranno più calde a causa della minore capacità della tonalità di respingere e riflettere i raggi. Questo può portare a danni esterni come lesioni degli strati isolanti del cappotto termico.

Effettuare il collaudo del cappotto termico

Infine, un ultimo punto a cui prestare attenzione è l’adeguata verifica del lavoro operato. Si deve, quindi, effettuare un vero e proprio collaudo conclusivo atto a controllare che il lavoro di posa del materiale isolante sia stato realizzato in modo corretto.

Sul mercato esistono diversi strumenti che permettono di poter verificare la dispersione del calore e la presenza di ponti termici adeguati.