Coltivazioni redditizie, come e su cosa investire in agricoltura

Molti imprenditori agricoli e aspiranti tali si domandando quali siano le coltivazioni redditizie in Italia e all’estero.

In generale, una coltivazione è redditizia quando la differenza tra costi di produzione e prezzo di vendita è ampia.

E come è facile capire, questo è un dato difficilmente quantificabile in maniera univoca in quanto ogni situazione è unica e non ripetibile.

Da una parte i costi di produzione sono strettamente legati alla tipologia di azienda agricola in questione, dall’altra il prezzo di vendita legato alla presenza dell’azienda stessa sul mercato e dai canali di vendita.

La coltivazione sarà quindi redditizia solo in alcuni casi, mentre in altri no per via dei metodi di produzione e dall’accessibilità del mercato.

Tuttavia, nonostante le differenze tra i vari casi singoli, è possibile determinare la redditività di una specifica coltura tenendo in mente alcuni parametri generali.

Una coltivazione è redditizia se:

  • è possibile automatizzare la produzione;
  • è possibile venderla al cliente finale;
  • soddisfa un bisogno nella comunità locale;
  • si punta alla qualità e non alla quantità.

E’ chiaro che non tutte le coltivazioni effettuate oggi in Italia possono ritenersi redditizie, ma anzi una stretta minoranza lo sono perché è difficile rispettare questi paramentri di base.

Prendiamo l’esempio del grano, è una coltura facilmente automitizzabile, ma i destinatari saranno la grande distribuzione che come sappiamo usano la loro forza commerciale per strappare prezzi ridotti al limite della sopravvivenza per l’agricoltore.

Stesso discorso ad esempio per pomodori, arance e frutti.

Dall’altra parte troviamo ad esempio la coltivazione dello zafferano, una coltivazione potenzialmente redditizia, ma che purtroppo in alcune fasi della lavorazione non si può automatizzare nulla vista la delicatezza del fiore.

Trovare il giusto equilibrio tra costi di produzione e vendita diretta è proprio l’argomento di questo articolo.

Il blog Aprire Azienda è pieno di idee da applicare all’agricoltura, negli ultimi tempi è nato un profondo interesse intorno ai temi ambientali e sempre più persone si avvicinano alle piccole realtà locali e partecipano attivamente al cambiamento.

Ove possibile, consiglio sempre ai consumatori di preferire il cibo biologico e locale non solo per gli ovvi motivi di salute, ma anche e soprattutto per supportare attivamente la piccola imprenditoria agricola italiana.

E’ inutile lamentarsi senza agire, noi siamo il cambiamento, noi decidiamo quali attività premiare oppure no, scegliamo i prodotti locali, ci guadagnerà tutto il nostro territorio.

Quali sono le migliori coltivazioni redditizie

coltivazioni-redditizieTra le varie attività agricole potenzialmente redditizie mi piace ricordare l’elicicoltura, la lombricoltura, l’apicoltura, la coltivazione dei frutti di bosco, lo zafferano, la coltivazione delle erbe officinali, la funghicoltura, la tartuficoltura, la canapa sativa, il bambù gigante, la produzione di legni pregiati, allevamento di animali da cortile, allevamento capre, allevamento galline ovaiole, coltivazioni legumi e grani antichi.

Come vedi, sono molte le attività potenzialmente redditizie, ma attenzione, come affermato nell’introduzione non sempre è possibile estendere la redditività a tutti i casi presi in analisi.

Ci sarà il piccolo coltivatore agricolo con una buona rete di vendita, ma che non potrà mai scalare il mercato per la poca efficienza nella produzione, come ci sarà la grande azienda agricola che dovrà faticare molto per affermarsi come azienda dai prodotti di alta qualità.

Ho scritto numerosi e dettagliati articoli per ognuna delle coltivazioni sopra citate, sarebbe un piacere per me se tu volessi spendere parte del tuo tempo nel leggere quelli che ti interessano partendo dalla lista sottostante:

Il segreto per affermarsi sul mercato è quello di specializzarsi in una particolare nicchia di mercato unica e irripetibile. Considera che il territorio italiano è unico nel suo genere e ambito in tutto il mondo.

Il brand made in italy è tra i primi al mondo, se l’azienda agricola riesce a comunicare questo messaggio, il mercato di riferimento è il mondo intero.

In questo interessante articolo, vediamo 7 idee uniche che hanno conquistato il mercato grazie alla loro unicità.

Si passa dal caviale di lumaca siciliano, all’estratto di stella alpina per ricercati cosmetici, a chi coltiva funghi su fondi di caffè, a chi invece produce mobili dalle foglie di fico d’India.

L’innovazione passa per la creatività e per la fattibilità del progetto che può essere raggiunta solo con una grande passione e giusto atteggiamento all’imprenditoria.

Se anche tu hai il desiderio di trovare la tua unicità, ti consiglio di frequentare il corso Azienda Agricola 2.0 dove spiego nei dettagli tutto quello che conosco dell’affascinante mondo dell’imprenditoria agricola.

Come tenere bassi i costi di produzione

Abbiamo visto che uno dei parametri importanti per guadagnare in agricoltura è quello di tenere i costi di produzione i più bassi possibile.

Un punto di partenza per ridurre i costi è quello di calcolare i costi totali per ogni coltura attraverso il calcolo delle ore lavoro, dei mezzi utilizzati, delle materie prime e così via.

In agricoltura, una delle fonti principali dei costi è la manodopera.

Alcune attività agricole necessitano di poche ore lavoro, ma dall’altro versante richiedono l’impiego di costosi macchinari che spesso e volentieri il piccolo produttore può solamente affittare per brevissimi periodi.

Dopo la fase di analisi dei costi, elenca quelle attività che possono essere eliminate o modificate.

Le tecniche colturali possono essere infatti modificate per ridurre l’utilizzo di manodopera.

Un’altra strategia è quello di impiegare volontari che in cambio del loro lavoro chiedono insegnamenti pratici alle attività agricole.

Nel manuale azienda agricola 2.0 spiego inoltre un approccio rivoluzionario per ideare un business agricolo redditizio.

Come vendere direttamente al cliente

Per una piccola azienda è possibile limare i costi al ribasso, ma la vera sfida è quella dell’accessibilità diretta al mercato.

La figura dell’imprenditore agricolo in questi anni si è evoluta dal classico agricoltore al giovane connesso con i social media e internet e che condivide i frutti del suo lavoro e guadagna vendendo direttamente al cliente finale.

Non ci sono altre strade da percorrere, l’azienda deve essere 2.0, deve saper sfruttare le potenzialità del web per lanciare il proprio messaggio aziendale e raggiungere quante più persone possibili.

Puoi scegliere la più redditizia delle colture, puoi ridurre i costi all’inverosimile, ma se non sai come accedere al mercato dei consumatori i tuoi sforzi saranno vani.

Devi creare un sito, creare una piattaforma dove vendere i tuoi prodotti, devi legarti al territorio e saperlo promuovere, devi saper usare i social, devi organizzare eventi tuoi dove far conoscere i tuoi prodotti e aderire a quelli organizzati dagli altri.

Solo così potrai prosperare nel mercato agricolo italiano e internazionale, se non lo fai sarai solamente uno dei tanti piccoli imprenditori agricoli italiani schiacciati dalle logiche della grande distribuzione che non pensa alla qualità ma solo al mero profitto.

Un’azienda italiana non sarà mai competitiva sul versante dei prezzi, prodotti agricoli di scarsa qualità arrivano da Est Europa, Africa, Asia, dove le leggi sul lavoro non esistono e tanto meno quelle sul controllo delle lavorazioni.

Come possiamo competere al ribasso con queste nazioni, e infatti non possiamo.

Devi saper comunicare, altrimenti affondi.

Come fare quindi per trasformare l’azienda agricola in una redditizia?

Semplice, studiando marketing e leggendo quante più informazioni possibili.

Un inizio?

Ovviamente Azienda Agricola 2.0, il corso che ti aiuta a ideare e creare un business agricolo di successo.

Nuovi trend in agricoltura

In apertura abbiamo visto alcune idee potenzialmente redditizie che sono nate grazie alla creatività dell’imprenditore.

I trend attuali sono quelli che aiutano l’ambiente a rigenerarsi e tutte quelle sostanze importanti per la salute umana.

Il prossimo boom agricolo prevedibile in Italia sarà certamente quello della canapa che recentemente è stata regolamentata per finalmente aiutare lo sviluppo di questa importante fonte di reddito.

Altri trend in crescita saranno quelle che metteranno la sostenibilità ambientale in posizione centrale, un esempio è l’utilizzo del bambù come materiale edilizio.

Da menzionare inoltre tutte le attività agricole come le fattorie didattiche e gli agriturismo rivolti ad una clientela particolarmente attenta al mondo rurale e agricolo italiano.

Coltivazioni redditizie: considerazioni finali

Spero che questo breve articolo sulle coltivazioni redditizie ti abbia incoraggiato a studiare e formarti anche e soprattutto sulla parte commerciale e di marketing dell’azienda.

Il tempo del bravo agricoltore e basta sono ahimè finiti, oggi la figura dell’imprenditore agricolo si è evoluta in un concentrato di competenze multidisciplinari che insieme lavorano al progetto finale.

Saper solo coltivare non basta, ora devi essere un imprenditore tutto tondo che non ha paura delle nuove tecnologie, colui che sa spaziare tra una semina e una condivisione sui social, da un buon raccolto all’invio di una newsletter che informi del prossimo evento.

Ti senti pronto per la sfida?

In un mondo che evolve, chi non lo fa affonda.

Alessandro di Aprire Azienda.

2 Comments

  1. Liliana Prima 2017-05-01
  2. Dario Lombardo 2017-06-25

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