Come aprire una scuola nautica: informazioni utili

aprire una scuola nautica

Stanco della vita d’ufficio, vuoi dare un taglio con la tua vecchia vita e aprire il cassetto dei tuoi sogni d’infanzia aprendo una scuola nautica?

Come tutte le imprese della vita, niente è irrealizzabile per coloro che hanno la voglia e la forza di credere ai propri sogni.

Io stesso sto pensando ad un cambiamento e il primo passo per questo nuovo cammino è proprio prendere la patente nautica.

Questo è infatti il primo passo non solo se vuoi aprire una scuola nautica, ma anche se vuoi incrementare le tue possibilità lavorative, o più semplicemente condurre una barca come skypper.

Il desiderio di molti aspiranti capitani di imbarcazioni di diporto crea l’opportunità imprenditoriale di diventare il proprietario di una scuola nautica.

Sono denominate scuole nautiche i centri per l’educazione, l’istruzione e la formazione dei candidati agli esami per il conseguimento della patente nautica (ossia quelle licenze che abilitano al comando ed alla condotta delle unità da diporto), provvedendo anche allo svolgimento delle pratiche amministrative necessarie per il suo conseguimento.

Ovviamente tali scuole, essendo centri che si occupano di istruzione e formazione, per aprire, devono avere determinati requisiti tecnici previsti dalla legge.

Le scuole nautiche hanno infatti un compito molto importante, che è quello di insegnare la navigazione di imbarcazioni da diporto a vela e/o a motore, entro le 12 miglia dalla costa o senza limiti.

Le forme giuridiche per aprire una scuola nautica sono varie, infatti oltre alla scuola vera e propria puoi creare un circolo nautico dove all’interno dell’associazione si rilasciano corsi di preparazione alla patente nautica per gli associati.

Come ottenere l’autorizzazione per diventare una scuola nautica

Il DPR n. 431 del 1997 afferma che i centri di formazione che vogliono prendere la denominazione di scuola nautica, sono soggetti ad autorizzazione e vigilanza amministrativa da parte della Regione del luogo in cui hanno la sede principale.

In base all’art. 28 del DPR n. 431/97, comma 4, in particolare, possono richiedere l’autorizzazione a diventare scuole nautiche “le autoscuole in possesso dei requisiti previsti dal decreto ministeriale 17 maggio 1995, n. 317, dotate di attrezzature e strumenti nautici nonché del materiale didattico per la formazione dei candidati agli esami”.

Le Regioni, successivamente all’emissione del DPR n. 431/97, hanno delegato tale compito alle Province, con il decreto legislativo n. 112/98, intitolato “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59”.

Quindi, ad oggi, ogni Provincia emette un apposito regolamento interno e stabilisce quali siano le attrezzature, gli strumenti ed il materiale didattico necessario per ottenere l’autorizzazione a esercitare l’attività di formazione come scuola nautica (in genere, tale autorizzazione, è rilasciata dalle Province previo parere del capo del compartimento marittimo nella cui giurisdizione ha sede la scuola nautica o del direttore dell’ufficio provinciale della M.C.T.C.).

Quali sono i requisiti necessari per ottenere l’autorizzazione

Per sapere quali siano gli esatti requisiti necessari per ottenere l’autorizzazione ad avviare una scuola nautica, è dunque necessario fare riferimento al regolamento interno di ciascuna Provincia italiana.

Tuttavia si possono fare degli esempi orientativi, soprattutto per capire di quali attrezzature e strumenti necessita una scuola nautica, nonché, per comprendere quali competenze e requisiti deve avere chi vuole avviarla o chi intende insegnare all’interno di uno di questi centri di formazione.

In primo luogo, il regolamento provinciale potrà prevedere che le aule in cui si svolgerà l’insegnamento debbano rispettare alcuni specifici requisiti di spazio, o che siano separate dagli uffici o da altri locali di ricevimento del pubblico; può prevedere che siano presenti determinati uffici o locali, come un ufficio di segreteria o delle stanze adibite a servizi igienici.

Il regolamento provinciale potrà anche prevedere che nella scuola ci siano alcuni elementi indispensabili di arredamento (ad esempio che nelle aule siano presenti una cattedra od un tavolo per l’insegnante, una lavagna, posti a sedere, ecc.), o determinati strumenti e attrezzature come: una bussola marina; strumenti di comunicazione e strumenti di rilevamento della posizione in mare (GPS); carte di analisi meteorologica; rappresentazione grafica raffigurante la volta celeste; rappresentazione grafica raffigurante la rosa dei venti (alcuni strumenti, ad ogni modo, possono essere sostituiti da sistemi audiovisivi interattivi o informatici).

I regolamenti provinciali prevedono poi in genere che la scuola sia dotata di una determinata documentazione didattica (composta ad esempio dal fascicolo degli avvisi ai naviganti dell’istituto idrografico della Marina; dall’elenco dei fari e segnali da nebbia; dall’insieme delle leggi e dei regolamenti che disciplinano la navigazione da diporto, ecc.); ma soprattutto che disponga di unità da diporto (ossia unità con scafo di lunghezza superiore a dieci metri, e fino a ventiquattro metri), necessarie per lo svolgimento delle esercitazioni pratiche e degli esami, e compatibili con  il  tipo  di  insegnamento  da impartire. In particolare, è solitamente richiesto che tali unità siano iscritte nei registri del compartimento marittimo o del dipartimento dei trasporti terrestri, e che abbiano l’abilitazione alla navigazione almeno corrispondente ai corsi di insegnamento che si effettuano.

Può essere previsto che anche l’attività didattica insegnata rispetti dei requisiti. Ad esempio, alcuni regolamenti prevedono delle ore e dei giorni obbligatori di insegnamento, che variano a seconda del tipo di patente che si vuole prendere (si prendono in considerazione elementi come la lunghezza dello scafo, le miglia dalla costa entro cui autorizzerà a navigare la patente una volta presa, se la barca è a vela o a motore, ecc.).

Requisiti soggettivi necessari per i titolari di scuola nautica

Per ottenere il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio di scuola nautica, è necessario che anche la persona fisica richiedente (o il legale rappresentante della persona giuridica richiedente) sia in possesso di alcuni requisiti. In genere, questi requisiti riguardano sia la persona, che le sue competenze.

E così può essere richiesto che il soggetto abbia compiuto diciotto anni; non sia interdetto o inabilitato; non sia stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza.

Può essere richiesto che il soggetto garantisca la copertura finanziaria della scuola nautica che vuole aprire, e quindi che dichiari di non essere mai fallito, o di non avere in corso nei propri confronti un procedimento per dichiarazione di fallimento.

Può dover dimostrare la propria capacità finanziaria fornendo documenti che attestino ad esempio la proprietà di immobili di valore, liberi  da  gravami ipotecari, o fornendo attestazioni di affidamento creditizio per importi determinati, da parte di aziende, istituti di credito, o società finanziarie.

Determinati requisiti possono essere poi richiesti ai soggetti che vogliono svolgere l’attività di insegnanti presso le scuole nautiche.

In questo caso i requisiti sono soprattutto di tipo tecnico, come ad esempio: aver conseguito da almeno cinque anni la patente nautica per la navigazione senza alcun limite; essere in possesso di titolo professionale marittimo per i servizi di coperta o di conduttore per le imbarcazioni da diporto adibite a noleggio; essere già stati docenti di istituti nautici o professionali per la navigazione; essere ufficiali superiori del Corpo dello stato maggiore e delle capitanerie di porto, in congedo da non oltre dieci anni.