Se fino a pochi anni fa, l’ossessione per i giovani era quella di trovare un lavoro, da diversi annii quella stessa ossessione si è trasformata in creare un business online e vivere liberi dal posto fisso.
Tutti vogliono guadagnare su internet, il lavoro non c’è più, quando un’azienda ti assume al massimo ti offre un misero rimborso spese e se aspettiamo la prossima riforma del governo stiamo freschi.
Sbaglio o è forse così?
Il risultato di questa nuova corsa all’oro è l’improvvisazione e la creazione di siti fotocopia che non avranno mai nessuna possibilità di successo.
Basta guardare la news feed di Facebook per farsi un’idea della situazione.
Ogni 2 foto di amici, ecco qui che salta fuori il banner sponsorizzato di una dieta miracolosa per perdere 7 kg in 7 giorni (manco fossero Pozzetto e Verdone), o ancor meglio la foto dell’amico del cugino che dopo 3 settimane di trading è diventato ricco, famoso e ora vive nella sua villa in piscina ad Antigua (è forse diventato vicino di casa del Berlusca?).
Per non parlare poi del corso miracoloso per creare un blog di successo, ormai tutti hanno un blog di successo, sei rimasto solo tu povero sfigato ad alzarti la mattina, sfidare il freddo della mattina e andare in fabbrica.
Ma poi segui il link sponsorizzato e che scopri?
Scopri che il link rimanda ad una squeeze page per raccogliere la lista email ma dietro non c’è nemmeno l’abbozzo di un blog.
Ma come? Io devo dare a te la mia email così tu mi insegni a fare soldi online con un blog, ma poi scopro che la sola cosa che hai creato è una pagina per acchiappare le email di qualche sventurato?
E dove sarebbe il valore?
Ma poi, dove sarebbe il blog di successo?
La verità è che in Italia conosco al massimo un centinaio di blogger con un vero blog alle spalle, e di questi solo pochissimi insegnano ad altri come fare un blog di successo.
Per insegnare agli altri come fare soldi online con un sito, in primis si dovrebbe avere alle spalle un sistema che funziona, un modello di guadagno online che genera veramente profitti.
Qual è la morale di questa storia?
Se vuoi comprare un corso da 197 euro per imparare a fare blogging compralo pure, ma almeno fallo da uno che il blog ce l’ha.
Io ho scritto circa 400 articoli in 2 anni e mezzo, ho scritto due ebook, un terzo in fase finale proprio sull’argomento soldi online, ho risposto a migliaia di email e commenti, se conto il numero di volte che ho digitato sul mio vecchio e stanco Hp forse mi prende un colpo secco.
In questi 2 anni e mezzo ho capito una cosa: per fare soldi online bisogna farsi il cxxx ehm il mazzo.
Certo, si può ingannare qualcuno per un po’, ma non si può farlo con tutti per sempre.
Se cerchi un metodo per guadagnare online, e hai tutto il diritto di farlo, prima di comprare il corso del secolo valuta bene chi hai di fronte e quali credenziali ha per poterti insegnare qualcosa.
Il biglietto da visita del blogger sono i suoi articoli e i conseguenti piazzamenti in Serp.: qualcosa di reale e tangibile che non può essere manomesso.
Cosa fare quindi per formarsi e aspirare al guadagno online?
Semplice, valuta tra le tante offerte chi realmente ha la facoltà di insegnare e chi no.
Non è poi difficile valutare un venditore online: esistono degli strumenti online che valutano il valore di un sito, stimano il traffico e molti altri parametri utili alla valutazione.
Se sei stato attirato da un annuncio pubblicitario che rimanda ad un sito con 3 pagine in croce, è chiaro che da quel sito difficilmente troverai un prodotto di valore.
Prendi il sito in questione e valutalo qui:
Come fondare un business online: il solo metodo che funziona
Tra le tante promesse illusorie per fare soldi online, il solo metodo che funziona realmente è avere un’idea imprenditoriale reale che può essere applicata al web.
Un’idea imprenditoriale ha delle caratteristiche specifiche:
- deve risolvere un bisogno;
- deve essere richiesto dal cliente;
Il bisogno può anche essere non primario alla vita di un individuo (non c’è bisogno di un maglione da 300 euro per coprirsi dal freddo) ma deve comunque essere ricercato dal cliente.
Grazie al web, è possibile raggiungere milioni di persone in tutto il mondo, ma per creare un’attività sostenibile nel tempo devi creare un servizio utile e devi avere il riscontro del pubblico.
E’ notizia recente che un gruppo di ragazzi di Bologna, ideatori di Pizzabo, hanno venduto la propria startup per 55 milioni di euro dopo pochi anni dalla loro fondazione.
Pizzabo è nata come sito per prenotare la pizza a Bologna, in pochi anni è diventata un’azienda da 55 milioni, incredibile non è vero?
I ragazzi di Pizzabo hanno creato un servizio, hanno lottato per il loro sogno, ma non vendevano fuffa, hanno realizzato un’idea imprenditoriale grazie al bisogno dell’affamato di mangiare e della pizzeria di vendere.
Elementare Watson!!
Io mi inchino davanti a situazioni del genere, questi ragazzi hanno veramente fatto i soldi grazie ad internet e il loro caso è assai raro.
Anche se io e te non diventeremmo miliardi, possiamo sempre lavorare alla messa in opera di un’idea imprenditoriale che ci garantisca un reddito dignitoso.
Per approfondire: scarica la guida ITS: Idea Traffico, Soldi, il metodo passo passo per guadagnare sul web.
Le aziende di successo le creano le persone brave e competenti
Le persone che avranno futuro sulla rete sono quelle in gamba che utilizzano competenze reali per fornire un servizio reale e utile.
Tra coloro che sono certo che ce la faranno, c’è Maria, giovane farmacista che ha deciso di portare le sue competenze specifiche sulla rete, l’esatto contrario del venditore di fumo.
Ecco l’intervista 🙂
1.Ciao Maria, presentati ai lettori di Aprire azienda, chi sei, cosa fai, il tuo percorso professionale.
Un caloroso saluto a tutti i lettori di Aprire Azienda ed un ringraziamento particolare ad Alessandro per l’ospitalità “virtuale” concessa con questa intervista.
Mi chiamo Maria Carrano, ho 26 anni e lo scorso anno mi sono laureata in Farmacia all’Università di Salerno discutendo una tesi sperimentale in chimica farmaceutica.
Due mesi dopo aver conseguito la laurea ho superato l’esame di abilitazione all’esercizio della professione di farmacista e, non avendo mai esercitato la professione, non sono ancora iscritta a nessun ordine.
Sono stata borsista di ricerca per sei mesi durante il quale ho lavorato ad un progetto che aveva come obiettivo quello di sintetizzare piccole molecole e studiarne la loro attività biologica.
Il periodo di tesi e quello successivo di borsista di ricerca sono stati fondamentali per me per capire le mie inclinazioni e, in un certo senso, maturare determinati pensieri sul mondo dell’Università e della ricerca in Italia che mi hanno portato a capire la mia incompatibilità ambientale con il settore così come strutturato ad oggi.
Terminato il periodo da borsista ho iniziato a pensare ad un dottorato, ma all’estero, e nei vari blog in cui mi sono imbattuta ho scoperto Aprire Azienda col suo articolo dedicato proprio al dottorato all’estero.
Nonostante lo spirito fortemente motivazionale del blog, non ho ancora maturato la vera determinazione ad intraprendere questa strada, ma non ho mollato né rinunciato del tutto: metto in stand-by questo piccolo desiderio sperando un domani di poterlo realizzare.
Credo di essere una persona con la ricerca nel sangue e chi mi conosce sa che ho un approccio scientifico e metodologico in tutto ciò che faccio.
A giugno 2015 ho fondato il mio blog Salutarmente.it per iniziare a divulgare una parte del mio sapere e per aiutare le persone a trovare risposte su tutto ciò che concerne la sfera della salute e del benessere in generale.
2.Ci hai detto che ora lavori online, potresti dire a chi ci segue che tipo di attività svolgi?
Innanzitutto, tengo a precisare che per ora il mio non è un vero lavoro, se per “lavoro” intendiamo attività in grado di garantire nell’immediato un reddito: curo il mio blog Salutarmente.it per hobby e per passione perché sostanzialmente amo quello che sto facendo, mi piace divulgare e trasmettere quello che in tanti anni ho imparato e studiato, soprattutto grazie alla mia curiosità personale: una curiosità che ho cercato di infondere sia nell’approccio allo studio universitario che in tutto ciò che riguarda la mia vita privata e professionale.
Grazie al blog ho la possibilità di “sfogare” tutto ciò che conosco e approfondito essendo stata in passato una “consumatrice” critica del web che si è accorta della carenza di informazioni riguardo al mondo della salute, non sempre raccontato da persone che hanno a tutti gli effetti le competenze giuste per divulgare argomenti delicati e sensibili.
In particolare, mi concentro nel fornire consigli utili agli “internauti-pazienti” su come utilizzare al meglio farmaci ed integratori oltre che aiutarli nel risolvere piccoli problemi di salute facilmente “sistemabili” con l’auto-medicazione.
3.Hai raggiunto la sostenibilità economica delle tue attività online?
Come detto prima, al momento il progetto non è per me un lavoro a tutti gli effetti in quanto è ancora in fase embrionale, volendo utilizzare un linguaggio propriamente medico.
Posso, tuttavia, assicurarti che fin dalla pianificazione ho utilizzato un approccio in qualche modo aziendale, nel senso che nel corso della fase di start-up ho deciso che il fattore lavoro (il mio lavoro soprattutto) sarebbe stato preponderante rispetto a quello capitale: ciò è dimostrato dai modesti investimenti economici (parlo di poche decine di euro) che ho fatto finora.
Come tu stesso insegni, per far partire un progetto è bene che si inizi nel momento in cui non si ha bisogno nell’immediato che produca reddito, così da ridurre al minimo i rischi.
Grazie anche a blog come il tuo ho fatto mio un metodo che ritengo sia riproducibile in più settori e sarebbe per me estremamente piacevole riaggiornarci tra un anno, in modo da poterti dire se la strategia intrapresa si sarà rivelata valida oppure no.
4. Quali sono i vantaggi principali di lavorare per se stessi?
E’ errato pensare che si lavori per sé stessi quando si parla da un blog, anzi, credo che sia l’esatto contrario. Questo perché, indipendentemente dal risultato, si scrive per una platea potenzialmente grande ed interessata agli argomenti trattati e, quindi, si sta comunque offrendo un servizio alla collettività modellandolo sulla base delle sue richieste.
5. E i svantaggi?
Quando pensavo ad un lavoro da casa, come quello del blog, avevo sempre il timore che il principale svantaggio che avrei potuto incontrare nel fare questo tipo di lavoro fosse la solitudine.
Infatti, il lavoro del farmacista, ad esempio, si svolge a stretto contatto con le persone con le quali ci si deve confrontare e nelle quali ci si deve immedesimare per cogliere il problema.
Questo aspetto non va sottovalutato perché ti aiuta a sentirti anche in un certo senso “importante” e “utile”. Io sono molto fortunata perché non sono mai sola, sia perché ho la fortuna di condividere queste passioni con l’uomo della mia vita, sia perché ho scoperto che sul web esiste una comunità di persone frizzanti ed anche un po’ “pazze” che condividono il mio stesso spazio virtuale e vivono, spesso, le medesime aspettative riguardo i loro progetti.
6.Consiglieresti ad altri di fare le tue stesse scelte?
Non mi sento di consigliare nulla a nessuno: non penso di essere una persona in grado di dare consigli per adesso, proprio perché il progetto è ancora in fase iniziale.
Mi farebbe piacere, però, sapere se esistono altre persone a cui l’idea potrebbe interessare.
Una volta trovate, sarei felice di poter dare loro qualche consiglio perché penso che, in fondo, per iniziare un percorso del genere devi avere dentro una serie di stimoli che difficilmente arrivano dal mondo esterno e dalla formazione propinata all’Università: dare suggerimenti in maniera indifferenziata potrebbe essere persino deleterio perché l’approccio al blogging è un fatto personale che necessita di una grandissima forza di volontà che, purtroppo o pero fortuna, non si può trovare al mercato.
Anche il blog ti “costringe” a studiare sempre, infatti mentre ti sto scrivendo sono circondata da un prontuario farmaceutico, dal libro di farmacologia da cui studiavo all’università, da un libro che ho acquistato sull’omeopatia e da un manuale di tossicologia: e non sto per dare alcun esame!
7. Hai dei segreti o consigli pratici per chi volesse diventare un imprenditore digitale?
Anche qui mi ispiro a quanto ho letto più volte dal tuo blog: occorre lavorare fino alla noia sulla propria crescita personale.
Oltre alle competenze strettamente correlate all’argomento per il quale ci si vuole proporre come esperti, infatti, occorre muoversi con determinazione verso l’acquisizione delle conoscenze di base relative al funzionamento del web. Per una laureata in farmacia non è una cosa molto semplice, come non lo è per qualsiasi altra persona che viene da un percorso legato all’informatica o al web.
L’unico segreto, quindi, è quello di essere determinati fino in fondo e curiosi perché, è bene che ce lo si mette in testa, si sta affrontando nella gran parte dei casi una scelta controcorrente e molte delle persone che ci sono intorno non immaginano minimamente le dimensioni della sfida che ti appresti ad intraprendere: bisogna mettere in preventivo, quindi, anche la probabile freddezza e titubanza dei parenti e degli amici ai quali cerchi, invano, di spiegare ciò che fai.
Grazie mille Maria, allora promesso, ci risentiamo tra un anno e ci racconti come procede il tuo progetto ma da quello che ho letto sono certo che ci riuscirai!!!
Avviare un’azienda online: considerazioni finali
In questo articolo abbiamo affrontato un tema molto importante per chi vuole lavorare online.
Il web non è il paradiso per tutti, il web è un fantastico strumento che amplifica il messaggio di coloro che hanno qualcosa da dire.
Prendiamo il caso di Maria e di Salutarmente.it, il blog è gestito da una ragazza laureata che ha investito anni nella sua formazione, non un improvvisato che legge due articoli di medicina e si auto nomina medico.
E’ questo il punto centrale per fare soldi online, devi avere delle competenze, devi studiare e formarti, devi investire su te stesso.
L’investimento non necessariamente passa per una laurea, ma il principio rimane lo stesso, per lavorare online è necessario avere delle competenze.
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Grazie, Alessandro