A dispetto delle conseguenze economiche della pandemia da Covid, il 2020 può essere considerato uno degli anni migliori nella storia delle valute digitali: gli investitori più accorti, infatti, hanno avuto modo di rendersi conto delle notevoli prestazioni fatte registrare non solo dal bitcoin ma anche dalle cosiddette altcoin, cioè le monete virtuali alternative.
Nel confronto con i valori di inizio esercizio si nota un incremento della capitalizzazione di mercato dei vari asset digitali che sfiora l’80%, con una crescita di oltre il 60% per il solo bitcoin.
Le conseguenze del rally
Di fronte a un rally così evidente, poi, c’è da mettere in risalto anche l’interesse mostrato verso il mercato delle valute digitali da parte delle istituzioni.
In passato era forte lo scetticismo nei confronti del bitcoin, mentre ora molti analisti sono concordi nel ritenere che nel giro di pochi anni il sistema finanziario si evolverà verso un contesto in cui attività e passività saranno per la maggior parte dei casi native di una blockchain.
In pratica, la catena dei blocchi sarà il punto di riferimento per tutte le transazioni, e ciò che adesso si svolge nella realtà fisica sarà trasferito nel mondo digitale.
Le conseguenze del passaggio al digitale
Quello che sta iniziando, dunque, è un passaggio al digitale che potrebbe avere conseguenze decisamente positive soprattutto per ciò che concerne l’aumento degli standard di efficienza, tanto per i prestiti quanto per i processi di cartolarizzazione, senza dimenticare l’emissione di nuovo debito.
Gli investitori istituzionali stanno guardando con attenzione sempre maggiore il mondo delle valute virtuali, mentre Coinbase e altri operatori di riferimento si stanno avvicinando al settore della finanza classica prendendo in esame la possibilità di una quotazione iniziale sui mercati regolamentati.
Se fino a qualche tempo fa il contesto economico tradizionale e quello delle criptovalute viaggiavano su rette parallele destinate a non incontrarsi mai, pare proprio che ora l’ecosistema stia cambiando,
Come investire sulle monete virtuali
Il trading sembra essere una delle soluzioni più indicate per chi al momento ha intenzione di investire sulle valute digitali.
Oggi è possibile aprire gratis un conto di trading su tutte le principali piattaforme (ma ovviamente poi per investire è necessario alimentare tale conto effettuando un primo deposito di denaro), per poi decidere le operazioni da effettuare, anche con l’aiuto di software progettati e realizzati ad hoc.
Cosa sono i software per il trading automatico
Si parla, ovviamente, dei software di trading automatico, che nel corso degli ultimi anni hanno catalizzato sempre di più l’attenzione degli investitori: non solo i più esperti, ma anche i principianti, che trovano nei robot un supporto prezioso per operare in sicurezza.
Se sei interessato a questo argomento, scopri cos’è Bitcoin Future Review; in generale, comunque, ti conviene informarti con la massima attenzione, anche per capire quali sono i software di cui ci si può fidare e quali sono, invece, quelli che mirano solo ad attirare gli ingenui con promesse di guadagni stratosferici e di ricavi giornalieri ottenuti senza fatica.
Le criptovalute tra presente e futuro
Non sono solo i grandi investitori istituzionali a mostrare un interesse crescente nei confronti delle monete virtuali: anche il retail, e cioè il mondo dei piccoli investitori privati, si sta accorgendo di quanto il bitcoin e le altcoin possano essere preziosi in un’ottica di diversificazione del portafogli.
Basta dare uno sguardo ai dati che provengono da Google Trends per conoscere le tendenze che riguardano le ricerche sulle monete digitali, sia in Italia che nel resto del mondo. La sete di guadagni si traduce, dunque, in sete di conoscenza e informazioni.