Sicurezza sul lavoro: la normativa per aprire una nuova attività

Risale al 2008 la normativa italiana riguardante la salute e la sicurezza sul lavoro. Tuttavia può succedere che, nel momento in cui viene aperta una società nuova, non sempre siano chiari ed evidenti gli obblighi che devono essere rispettati da questo punto di vista. Nel nostro Paese per aprire una nuova azienda è necessario seguire varie pratiche burocratiche che cambiano a seconda delle caratteristiche stesse dell’attività che sta per nascere. Può essere utile fare affidamento su un professionista del settore, come per esempio un commercialista, sia che si sia artigiani, sia che si sia imprenditori.

Quali sono i primi passi

Per prima cosa è necessario provvedere alla comunicazione di inizio attività attraverso la Scia, che deve essere presentata presso il Comune nel quale l’attività avrà sede. Dopodiché bisogna effettuare l’attribuzione della partita Iva, inoltrando a tale scopo una richiesta all’Agenzia delle Entrate di riferimento (cioè della circoscrizione nella quale si trova il domicilio fiscale dell’imprenditore). Lo step successivo è rappresentato dalla registrazione all’Inail. Gli artigiani, infatti, hanno l’obbligo di assicurare i propri dipendenti e sé stessi rispetto ai danni economici e fisici che potrebbero essere causati da malattie e infortuni provocati dallo svolgimento del lavoro. A tale scopo è indispensabile inoltrare all’Inail la relativa denuncia, da presentare nello stesso giorno in cui l’attività inizia.

L’iscrizione all’Inps e all’Albo Artigiani

Costitutiva dell’impresa artigiana è l’iscrizione presso l’Albo Artigiani della società o dell’impresa individuale, che deve essere deliberata dalla Commissione Provinciale per l’Artigianato. A quel punto scatta in automatico l’iscrizione all’Inps che comporta il relativo versamento dei contributi previdenziali.

Gli adempimenti per la sicurezza sul lavoro

Tutte le attività con almeno un lavoratore devono rispettare gli adempimenti minimi stabiliti dal D. Lgs. n. 81 del 2008 e dal seguente Decreto Correttivo n. 106 del 2009. Vale la pena di ricordare che la normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro ha lo scopo di tutelare i lavoratori, cioè coloro che prestano la propria opera manuale o intellettuale a titolo oneroso o gratuito a prescindere dal livello di inquadramento (socio, collaboratore, dipendente, e così via). Uno degli adempimenti più importanti è la stesura del documento di valutazione dei rischi, che deve essere eseguita, nel caso delle nuove attività, nei 90 giorni successivi alla data di apertura.

Una soluzione alternativa è rappresentata dalla possibilità per le imprese con non più di 10 lavoratori di ricorrere alle procedure standardizzate di cui all’art. 6 comma 8 lett. f) D.Lgs 81/08. Ricordiamo infatti che non è più possibile autocertificare la avvenuta valutazione dei rischi come previsto dall’art. 29 comma 5 in virtù dell’arrivo delle procedure standardizzate introdotte con decreto interministeriale 30 novembre 2012.

Gli obblighi del datore di lavoro

Ogni datore di lavoro ha l’obbligo di garantire ai dipendenti una formazione adeguata a proposito della natura generale dei rischi in azienda e delle misure di prevenzione che sono previste.

Sempre in funzione dei rischi presenti in azienda potrà essere necessaria la nomina del medico competente. Inoltre, la consegna dei dispositivi di protezione individuale, se necessaria, deve essere accompagnata dalla firma del verbale di consegna. L’ambiente di lavoro deve essere messo a norma attraverso le periodiche verifiche della messa a terra e dell’impianto elettrico.

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza deve essere eletto dai lavoratori tramite un verbale di assemblea a cui seguirà un verbale di elezione. È necessario stilare un apposito verbale anche nel caso in cui l’elezione non vada a buon fine. In tale circostanza si provvede all’assegnazione da parte dell’azienda di un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale, che viene messo a disposizione dall’Inail o comunque da enti paritetici.

L’importanza della sicurezza sul lavoro

Come si sarà intuito, sono numerose le circostanze che richiedono delle valutazioni accurate affinché sia possibile adempiere alle disposizioni normative in maniera appropriata, sempre tenendo conto delle particolari esigenze dei vari tipi di azienda. Ogni azienda, in relazione alla tematica della sicurezza sul lavoro, è tenuta a proteggere i propri lavoratori rispetto a danni sia psicologici che fisici, sul breve e sul lungo periodo. Le indagini effettuate sugli ambienti di lavoro mettono in evidenza che un ambiente sicuro e sano incide sui risultati che vengono ottenuti dalle risorse umane.

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