Infoprodotti digitali: la guida completa per chi parte da zero

Hai sentito parlare di infoprodotti? Vuoi saperne di più?

Sei nel posto giusto.

Creo e vendo infoprodotti dal 2015. Tra le altre cose mi ha permesso di:

  • lasciare il lavoro come farmacista dipendente,
  • e trasferirmi all’estero.

In questa guida ti spiego in dettaglio:

  1. cosa sono gli infoprodotti digitali,
  2. le diverse tipologie che puoi sfruttare in ottica di business,
  3. di cosa hai bisogno per vendere infoprodotti senza rischi inutili.

Alla fine non vedrai l’ora di metterti all’opera.

Cosa sono gli infoprodotti

Di base qualsiasi prodotto o servizio che si basa sull’insegnamento è un infoprodotto.

Hai frequentato un qualche corso di guida?

Hai mai comprato un libro di saggistica?

Ecco in quel momento hai acquistato un infoprodotto.

Perché il mercato degli infoprodotti continua a crescere

vendere infoprodottiLa risorsa chiave di ogni essere umano è il cervello.

Più competenze hai, maggiore sarà la tua capacità di:

  • guadagnare,
  • essere in forma,
  • avere relazioni positive.

Motivo per cui: più l’economia cresce e più cresce la spesa in formazione.

Di fronte a qualsiasi problema da sempre abbiamo solo due opzioni:

  1. spendere nell’apprendimento di una nuova competenza,
  2. pagare qualcuno che ha investito nella studio della materia.

In entrambi i casi, spingiamo la crescita del mercato degli infoprodotti.

Poi è arrivato internet.

Il web e gli infoprodotti digitali

Il web sembra nato apposta per la creazione, vendita e distribuzione degli infoprodotti.

È proprio la combo perfetta.

30 anni fa per insegnare qualcosa dovevi:

  • passare attraverso un editore,
  • o lavorare come professore,
  • o investire nello sviluppo di una scuola privata.

Oggi con un sito internet puoi gestire un business di infoprodotti, tutto dal tuo portatile.

Crei un ebook e lo pubblichi su Amazon, senza bisogno del permesso di nessun editore.

Oppure segui l’esempio di Alessandro con il suo manuale “Idea Traffico Soldi”. L’ha pubblicato e gestisce l’intero processo di vendita qui sul suo sito.

Prima di parlare di strategia, vediamo le diverse tipologie di infoprodotti a tua disposizione.

I tipi di infoprodotti digitali

Ce ne sono 8:

  1. ebook,
  2. eventi virtuali,
  3. membership di formazione,
  4. newsletter a pagamento,
  5. corsi online autonomi,
  6. corsi online guidati,
  7. webinar a pagamento,
  8. coaching privato.

Per ognuno ti evidenzio pro e contro, così trovi l’opzione giusta per te.

1. Ebook

Questa è l’opzione che in genere va per la maggiore tra i principianti.

Vantaggi

  • Lo puoi creare tutto con strumenti gratuiti senza una perdita della qualità.
  • Amazon ti offre gratis tutto il necessario per la vendita e la consegna al cliente.

Svantaggi

  • Scrivere è diverso da scrivere bene. E la scuola pubblica su questo versante è il massimo.
  • Un libro può richiedere anche mesi di lavoro, specie per un principiante.

2. Eventi virtuali

Qui si usa anche il termine “virtual summit”.

Inviti una serie di relatori a collaborare con te. Organizzi una o più giornate di formazione.

All’interno tu o gli altri relatori guiderete varie presentazioni sul tema scelto per l’evento.

Ho organizzato uno di questi virtual summit nel 2016. E oggi con tutta la baraonda dei lockdown sono diventati ben più comuni all’estero e anche in Italia.

Vantaggi

  • Non hai bisogno di essere già un’autorità nel tuo settore.
  • Associandoti con altri esperti aumenti la tua autorevolezza.
  • Non hai bisogno di creare una tua presentazione.

Svantaggi

  • Coordinare più relatori è una fatica enorme.
  • Avrai bisogno di investire in un microfono, una videocamera e una piattaforma di videoconferenze come Zoom.
  • Dovrai gestire la vendita e la consegna dei link d’accesso all’evento.

3. Membership di formazione

Offri una community online e l’accesso a contenuti formativi riservati, in cambio il cliente ti paga un abbonamento.

Vantaggi

  • Ti ho già parlato del pagamento ricorrente?
  • Dentro una membership puoi coltivare al meglio il rapporto di fiducia con il cliente. In questo modo al bisogno comprerà volentieri altri prodotti o servizi da te.

Svantaggi

  • Vendere un servizio su abbonamento è più difficile, rispetto a un prodotto con pagamento singolo.
  • Un ebook, o un corso li crei una volta e li vendi per sempre o quasi. Una membership invece ti richiede un impegno continuativo.

4. Newsletter a pagamento

Questa è una variante recente della membership.

Negli ultimi anni le newsletter sono tornate di gran moda online all’estero prima e via via anche in Italia.

La versione classica resta gratuita. Ma alcuni creatori indipendenti hanno lanciato anche newsletter a pagamento.

Oltre a inserire l’email, sottoscrivi un abbonamento. Paghi e ricevi una newsletter riservata.

In Italia, una delle prime l’ha creata proprio un mio cliente. Augusto Pirovano ha lanciato Bonsai quest’anno. Si tratta di una newsletter dedicata ai freelance che da subito ha avuto più di 100 abbonati.

Vantaggi e svantaggi sono gli stessi della membership di formazione.

Di solito una newsletter a pagamento ti richiede meno lavoro. Al contempo rispetto a una community privata è anche meno coinvolgente per i clienti.

5. Corsi online autonomi

Un esperto crea una serie di lezioni testuali o in video su un’argomento particolare. Le impacchetta in un corso. E vende il tutto.

È un classico, e magari ne hai già frequentato uno in passato.

Vantaggi

  1. Puoi insegnare nella modalità più efficace per te: audio, video o testi.
  2. Lo crei una volta e lo vendi anche per sempre.

Svantaggi

  1. Le percentuali di completamento di un corso autonomo sono basse. Di conseguenza la disponibilità di spesa del cliente si abbassa. Difficile vendergli un nuovo infoprodotto, se non ha ancora terminato il precedente.
  2. Rispetto a un ebook, la creazione di un corso ha spesso costi superiori. Hai bisogno di una piattaforma esterna per gestire vendita e distribuzione del prodotto.

6. Corsi online guidati

Questa è l’evoluzione dei corsi autonomi.

L’insegnante oltre a creare le lezioni segue i clienti nello studio. Per esempio su Le Parole Giuste ogni giorno correggo gli esercizi di copywriting degli studenti. Un lavoraccio 😅

Vantaggi

  • L’interazione continua con i partecipanti aumenta il rapporto di fiducia. Una larga maggioranza dei clienti completa il corso e compra volentieri altri dei tuoi prodotti o servizi.
  • Il supporto dell’insegnante giustifica subito un prezzo alto. Difficile trovare un corso del genere sotto i 500 €.

Svantaggi

  • Ti richiede un sacco di lavoro. Un sacco.

7. Webinar a pagamento

Questa è la mia opzione preferita per partire.

Scegli un argomento su cui hai esperienza.

Crei una presentazione di 60-90 minuti. Vendi la partecipazione alla diretta. Registri il tutto e a quel punto hai anche pronto un mini-corso.

Vantaggi

  • Puoi completare il lavoro di creazione e lancio in 30 giorni. Se va bene, ottimo. Altrimenti hai comunque imparato un sacco in un 3-4 settimane.
  • Presentare in diretta in genere è l’opzione più semplice anche per un principiante.

Svantaggi

  • Avrai bisogno di un microfono, una videocamera e la versione a pagamento di Zoom o un software simile.

8. Coaching privato

La mia prima fattura l’ho registrata proprio vendendo un servizio di questo tipo.

Il cliente aveva bisogno di partire online. Così l’ho seguito con delle sessioni private di formazione.

Questo tipo di servizio è per sua natura flessibile. Ma di base si tratta di stabilire un rapporto continuativo e personale con il cliente.

Vantaggi

  • Visto il tuo impegno diretto e personalizzato puoi chiedere un prezzo elevato.
  • A parte un computer e la connessione internet non hai bisogno di altro.

Svantaggi

  • Devi essere un esperto riconosciuto.
  • Il cliente deve avere già un’elevata fiducia nei tuoi confronti.

Come funziona un business d’infoprodotti digitali

Ogni business online, specie uno basato sugli infoprodotti, funziona secondo questo schema:

Visitatori —> Iscritti —> Clienti

Con pubblicità o contenuti gratuiti porti visitatori sul tuo sito.

Inviti queste persone a entrare nella lista di iscritti email.

E tramite la tua newsletter gli proponi i tuoi prodotti o servizi. Alcuni comprano e diventano i tuoi clienti. Vittoria!!!

Come vedi è uno schema semplice. Ma funziona solo se fai sul serio.

Nel prossimo capitolo ti mostro in dettaglio tutti gli strumenti necessari per avviare lo schema Visitatori —> Iscritti —> Clienti.

Di cosa avrai bisogno per vendere online infoprodotti

Prima di tutto devi scegliere una fonte di traffico. Ti servirà per portare visitatori sulle tue pagine web.

Puoi scegliere tra:

  • pubblicità a pagamento,
  • video su YouTube,
  • articoli per un blog,
  • una delle varie piattaforme social.

All’inizio se hai tante incognite, zero iscritti email e poche risorse finanziarie: le ads sono rischiose.

Anche così hai svariate opzioni sul fronte dei contenuti gratuiti. Quale scegliere?

Cambia di caso in caso, ma se possibile segui la tua predisposizione personale.

Ti piace scrivere? Vai col blog.

Ti piacciono le foto? Vai con Instagram.

E via così.

In questo modo lavorare sui contenuti sarà un piacere. Anche all’inizio quando non ti conosce ancora nessuno.

Per quanto riguarda gli iscritti, avrai bisogno di un autoreponder.

Autoresponder

Questo è lo strumento chiave per ogni business online.

Ti permette di:

  • raccogliere iscritti email,
  • comunicare con loro attraverso una newsletter regolare,
  • inviare messaggi di marketing relativi ai tuoi infoprodotti.

All’inizio puoi partire anche con uno strumento gratuito come Substack.

Potrai sempre passare a quelli più avanzati al bisogno. In questo caso, a oggi MailerLite offre un ottimo rapporto costo e qualità.

Ti piace scrivere? Vai col blog.

Ti piacciono le foto? Vai con Instagram.

E via così.

In questo modo lavorare sui contenuti sarà un piacere. Anche all’inizio quando non ti conosce ancora nessuno.

Per quanto riguarda gli iscritti, avrai bisogno di un autoreponder.

E tutti gli altri strumenti???

Ci sono un’infinità di altri software utili per i creatori d’infoprodotti.

Io per esempio non uso Gumroad per le pagine di vendita, ma Elementor.

Ma ho cominciato nel 2014, quindi ho esigenze più avanzate di un principiante.

Di sicuro anche tu nel tempo aggiungerai un sacco di risorse alla tua cassetta degli attrezzi. Ma all’inizio parti nel modo più snello possibile.

Ogni giocattolo tecnologico diventa una distrazione se non è indispensabile.

E in effetti, da dove cominciare per vendere infoprodotti online?

Da dove cominciare

Ogni metodo con cui cominci ha pro e contro.

Per esempio puoi partire subito con la creazione di un prodotto. Hai un’idea spaziale e sei lanciatissimo.

E magari è proprio l’idea giusta. O magari no, e avrai perso un sacco di tempo per niente.

Quando ero ancora in farmacia io avevo le idee parecchio confuse.

Volevo creare qualcosa attorno ai temi dell’imprenditoria e dell’indipendenza personale. Ma tutto attorno c’era una gran nebbia d’incertezza.

Se sei anche tu in questa situazione ti consiglio questo approccio.

1. Imposta una lista email

Apri un account gratuito su Substack o su MailerLite o su un qualsiasi altro autoresponder.

In questa fase è indifferente quale scegli.

Attivarne uno ti serve per avere un punto in cui raccogliere iscritti per il tuo progetto online.

Parti invitando i tuoi amici e conoscenti. Sono i primi iscritti ideali.

Alla peggio ti faranno un po’ di pubblicità gratuita.

Poi passa ai contenuti.

2. Crea contenuti di qualità

Scegli una piattaforma che ti piace. E cominci a creare contenuti.

Alessandro è partito con questo blog.

Tu magari preferisci YouTube o Instagram o un qualche altro social.

In ogni caso concentrati sull’acquisizione di un pubblico.

Il primo contenuto farà schifo. Il secondo pure. E magari anche il decimo.

È ok, a patto di migliorare ogni volta un po’.

Se combini quantità e qualità un pubblico lo trovi.

E ricorda di invitare i tuoi visitatori nella tua lista email.

Una newsletter regolare è un contenuto essenziale per il tuo marketing online.

3. Analizza i problemi del tuo pubblico e crea l’infoprodotto giusto

A mano a mano che i tuoi visitatori e i tuoi iscritti aumentano: ascoltali.

Osserva quale contenuto attira di più la loro attenzione.

Quando possibile parla con loro, via email, nei commenti o in qualsiasi altro modo.

Ascolta di cosa si lamentano. Ti diranno quali sono i problemi più insopportabili per loro.

A quel punto avrai l’informazione chiave per il successo del tuo primo infoprodotto.

Crea un ebook, un corso o ancor meglio un webinar a pagamento. All’interno spiega come eliminare il problema che tormenta i tuoi iscritti.

Avrai un infoprodotto utile e irresistibile per i tuoi clienti.

Il prossimo passo

Hai già un autoresponder?

Attivarne uno è un ottimo punto di partenza.

E se hai domande o dubbi scrivimi pure. Leggo e rispondo a tutti nei limiti delle 24 ore.

Un abbraccio,

Samuele